L’Istat gela Renzi e il suo Governo. In Italia non c’è crescita, non si investe e non si consuma. I dati relativi al secondo trimestre del 2016 parlano chiaro. In affanno l’industria. Agricoltura e servizi, invece, sembrano migliorare.
Dati sul Pil deprimenti
Il Pil italiano non è decisamente confortante. Consumi e investimenti sono al palo. Fermi. Aumentate invece le importazioni e le esportazioni, rispettivamente dell’1,5% e dell’1,9%. I dati sul Pil sono deprimenti e non fanno altro che confermare una stagnazione. Federconsumatori e Adusbef chiedono, ancora una volta, al Governo un intervento ferreo nel mondo del lavoro. E’ necessario un grande investimento. Le due associazioni ritengono che dovrebbero essere stanziati almeno 60 miliardi di euro per il lavoro. In Italia, dunque, la crescita è zero. Eppure Renzi dice che tutto sta migliorando. Come mai? A chi dobbiamo credere? Noi ci limitiamo a leggere i dati diffusi dall’Istat: il Pil italiano è rimasto fermo nel secondo trimestre del 2016.
Alcuni esperti di Prometeia dicono che è alto il rischio di una stagnazione del Pil anche nella seconda parte del 2016. Nonostante tali dati, Renzi sorride ed annuncia che il Pil aumenterà. Lui è positivo ed ottimista, così come il ministro Padoan, secondo cui il Pil è in crescita. Per il Governo, insomma, i dati diffusi dall’Istat non sono allarmanti. Padoan ha detto che la prossima legge di Bilancio contemplerà risorse per la crescita; Renzi, invece, è convinto che il deficit continuerà a calare.
Giorgia Meloni critica l’operato del Governo
Il Pil italiano, secondo il presidente del Consiglio, continuerà ad aumentare; di conseguenza il 2016 si chiuderà meglio del 2015 che, a sua volta, era terminato meglio del 2014. L’ex sindaco di Firenze ha sottolineato che il deficit italiano è sceso perché la richiesta è stata fatta non solo dall’Europa ma anche “dai nostri figli”.
Giorgia Meloni ha attaccato Renzi e il Governo su Facebook, evidenziando che i dati Istat non fanno altro che suffragare l’incapacità dei governanti.
