Scommesse online controllate in Italia e all’estero da mafia e ‘ndrangheta. Sono scattate le manette per 68 persone e il sequestro dei beni vale più di un miliardo.
Le indagini sulle scommesse online
Le indagini sulle scommesse online sono partite da Reggio Calabria, Bari e Catania. Gli inquirenti hanno indagato su come le mafie si spartissero le vincite e controllassero il mercato sulle scommesse online sia qui in Italia che all’estero.
Le perquisizioni hanno portato al sequestro di beni, il quale valore supera il miliardo di euro. Al centro del mirino c’erano scommesse legate alle partite di calcio, ma anche ad altri eventi e competizioni sportive. Inoltre, anche altri tipologie di categorie erano nel mirino dei criminali.
Le indagini hanno fatto venir alla luce il metodo con il quale i gruppetti, organizzati a stampo mafioso, gestivano e controllavano le scommesse. E’ emerso, come riportato da TGcom24.it, che i delinquenti utilizzassero delle piattaforme per pilotare l’andamento delle quote rilasciate dagli scommettitori.
La diatriba tra alcune organizzazioni
La diatriba tra alcune organizzazioni è emersa grazie ad alcune intercettazioni telefoniche. Dai registri delle chiamate si evince che probabilmente alcuni dei membri delle organizzazioni coinvolte stesse cambiando idea sul proprio operato.
I malviventi puntavano a coinvolgere nelle scommesse online uomini facoltosi sia italiani che stranieri. In una telefonata effettuata tra due dei membri delle organizzazioni viene detto: “Cerco nuovi adepti nelle migliori università mondiali, non quattro scemi che in mezzo la strada vanno ancora a fare ‘bam bam'”.
In manette, dopo le indagini coordinate tra guardia di finanza, carabinieri e polizia, sono finiti in manette potenti esponenti della malavita catanese, reggiana e pugliese, insieme ad alcuni prestanome e imprenditori locali. I reati sono di associazione mafiosa, riciclaggio di denaro e illecita raccolta di scommesse online.
