Sindaci meno amati d’Italia, Virginia Raggi in pole

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Sindaci più amati d'Italia, Virginia Raggi male

Sindaci più amati d'Italia, Virginia Raggi maleEra inevitabile. Viste le condizioni in cui si trova Roma, la sindaca Raggi non poteva non risultare tra i primi cittadini meno amati d’Italia. La classifica dei sindaci meno amati d’Italia è stata stilata da Index Research. Il sindaco più apprezzato invece è Dario Nardella (Firenze), insieme a Luigi Brugnaro (Venezia). Seguono Federico Borgna (Cuneo), Matteo Ricci (Pesaro) e Giorgio Gori (Bergamo). Ad eccezione del primo cittadino di Venezia, tutti i sindaci più amati fanno parte della compagine di centrosinistra. Il sindaco di Firenze, insomma, è il più amato d’Italia: il 61,2% dei fiorentini apprezza il suo operato. L’anno scorso, a conquistare la vetta della chart dei sindaci più amati d’Italia era stato Giorgio Gori (Bergamo). Virginia Raggi, sindaca pentastellata di Roma, Giuseppe Sala, sindaco di Milano e Chiara Appendino (Torino) non sono molto apprezzati dai loro concittadini. Il presidente della Regione più amato, invece, è Luca Zaia (Veneto); in seconda posizione c’è Chiamparino (Piemonte) e in terza Emiliano (Puglia). Perde posizioni il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, che passa dal settimo al nono posto.

Romani insoddisfatti

I fiorentini sono quelli che amano maggiormente il loro sindaco; i romani, invece, sono tra quelli più insoddisfatti dell’attuale amministrazione della città, e di conseguenza dell’operato del sindaco. Virginia Raggi doveva aspettarsi un flop del genere, visto che negli ultimi tempi è calata anche la sua stima online. Un sondaggio di Reputation Manager si è concentrato sulle discussioni online relative alla sindaca di Roma ed è emerso che i pareri negativi su di lei sono cresciuti del 28%. Ad incidere negativamente sulla reputazione online della Raggi sono state alcune decisioni, come il divieto dei botti di Capodanno, e l’affaire Marra.

Reputation Manager ha valutato attentamente oltre 5.000 commenti postati dagli internauti sui social e sui blog ed ha evinto il seguente dato, riguardante l’operato della Raggi e i consensi online: ‘L’attività svolta durante i primi mesi del suo mandato ha determinato una forte contrazione dei contenuti positivi nelle conversazioni online su Virginia Raggi, scesi dall’80 al 52% e ha determinato un’impennata di commenti negativi, cresciuti dal 20 al 48%’.

La reputazione, e non solo quella online, di Virginia Raggi è calata notevolmente ed ora si colloca tra i primi cittadini meno amati d’Italia. La sindaca grillina deve fare solo ‘mea culpa’. Tale posizione è frutto del suo operato, delle sue azioni, in gran parte opinabili, e del degrado esistente nella Capitale, una città ormai allo sbando. Per non parlare dell’emergenza sicurezza e del boom di stupri degli ultimi tempi.

Virginia Raggi non avrebbe mantenuto le promesse

‘Da quando ha iniziato ad agire come sindaco, sono più che raddoppiate le conversazioni con contenuti lesivi nei confronti dell’operato di Virginia Raggi’, sottolinea Reputation Manager.

Insomma, la Raggi, secondo il fondatore e CEO di Reputation Manager, era riuscita a ‘sedurre’ i romani online, con promesse e proclami importanti e interessanti. Erano mere dichiarazioni d’intenti, però. Dopo aver vinto le elezioni, Virginia non ha saputo mantenere le promesse e i romani si sono indispettiti. Oggi, la maggioranza di loro è pentita di aver scelto Virginia come primo cittadino della ‘città eterna’. Non sarà semplice, per la sindaca pentastellata, allontanare l’aura negativa.

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