Sonno: i falsi miti che creano disturbi alla salute

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E’ molto importante dormire e il sonno è fondamentale per la nostra vita e apportare benefici al nostro organismo. Non tutte le persone, però, hanno un sonno regolare e i casi di insonnia in Italia sono contati per quasi 9 milioni di cittadini. Moltissimi sono le bufale che circolano per quanto riguarda il sonno e le regole da seguire e con una alta frequenza vengono seguiti erroneamente. Il problema è che seguire delle abitudini malsane nella fase rem e del nostro riposa può portare gravi rischi di salute.

L’osservazione è nata dai ricercatori della Langone University di New York, che sulla nota rivista scientifica Sleep Health, hanno pubblicato un nuovo studio davvero utile e che mira ad andare a sfatare dei veri e propri miti leggendari sul sonno al fine di salvaguardare la salute del nostro organismo.

Lo studio sul sonno

Lo studio sul sonno è stato ottenuto grazie all’analisi e all’osservazione di oltre 8mila siti che sono stati messi a confronto con le tesi scientifiche esistenti che trattavano l’argomento sonno e le linee guida da seguire per ottenere più benefici possibili.

Tra i falsi miti più comuni c’è quello che per avere il giusto riposo bastino semplicemente cinque ore di sonno. Questo è falso poiché, come spiegato da una delle docenti che ha seguito lo studio, Rebecca Robbins, dormire cinque ore o anche di meno va a aumentare la possibilità di danni gravi per il nostro organismo come, ad esempio, il manifestarsi di malattie cardiovascolari e una riduzione della prospettiva di vita.

Un altro falso mito che è stato buggerato rispetto al sonno è quello di dover bere un bicchiere di vino per aiutare la nostra fase rem. I ricercatori, dopo lo studio sul sonno, invece, hanno affermato che l’assunzione di alcol prima di andare a dormire, anche in minime quantità, va ad agire in maniera negativa rispetto la qualità del sonno poiché si vanno a ridurre le capacità, da parte del corpo, di un sonno molto profondo, necessario all’equilibrato riposo del nostro organismo. L’alcol va a disturbare e creare problemi alla fase rem, utilissima per la nostra memoria e le capacità di apprendimento.

La ricerca degli studiosi statunitensi ha coinvolto ben 10mila volontari che sono stati monitorati per più settimane duranti le fasi del sonno. Dal nuovo studio emerso che, oltre avere problemi al cuore come citato in precedenza, si potrebbe soffrire di pressione alta, registrare un aumento del peso, sbalzi d’umore, un deficit e indebolimento del sistema immunitario, paranoie. Inoltre potrebbe presentarsi uno stato di depressione, sintomi del diabete di tipo 2, alcune tipologie di cancro o anche ictus o demenza.

Russare si o no

Per quanto riguarda un’altra leggenda metropolitana del sonno vediamo come ci sia di mezzo anche il russare. Nell’immaginario comune si pensa che il russare sia normalità e un fattore comune, ma in realtà questo può essere fattivamente un campanello d’allarme.

Oltre ad essere fastidioso per le persone che dormono accanto a chi russa, disturbando così anche il loro di sonno, il russare potrebbe andare a sottolineare una apnea notturna o anche una interruzione del respiro durante le ore notturno. In caso si russi e molto è bene rivolgersi al proprio medico di fiducia o meglio a uno specialista del settore ed effettuare tutti gli esami necessari per comprendere le cause che vi portano a russare durante le ore di sonno prolungato.

Un’altra falsa leggenda per quanto riguarda il corretto sonno è quella che guardare la tv prima di coricarsi porterebbe ad addormentarsi più rapidamente e faciliti il sonno o addirittura che ricordare la mattina dopo al risveglio i sogni che ci siamo fatti durante la notte siano sintomo di un buon sonno.

Tra gli altri falsi miti troviamo anche il rimanere con gli occhi chiusi anche dopo esser suonata la sveglia faccia bene o che se non ci si riesce ad addormentarsi è meglio restare a letto ad oltranza. In questo ultimo caso, invece, è molto importante alzarsi e non sforzarsi a rimanere a letto, poiché questo lo si inizia ad associare all’insonnia.

Se una persona non ha problematiche particolari per quanto riguarda il sonno, si corica nell’arco di una quindicina di minuti. Se trascorsi questi i vostri occhi sono ben spalancati, allora è meglio e consigliabile alzarsi e fare qualcosa per impiegare la mente. Potete abbassare le luci ed abbassare i calzini. La lettura, generalmente, ci aiuta a coricarci.

Addormentarsi ovunque

Se per caso siamo in macchina e ci addormentiamo o anche in aereo o dovunque abbiate la possibilità non è che significhi necessariamente avere un buon rapporto con il sonno. Questo infatti va a significare che non stiamo riposando per niente bene e di conseguenza il nostro organismo richiede delle ore in più per cercare di recuperare tutte le energie necessari. I micro sonni, come sono definiti dalla comunità scientifica, vanno a sottolineare il nostro status esausto e quindi che il corpo va ad approfittarsi in qualsiasi occasione utile per cercare riposo.

Il non riposo esaustivo del nostro organismo è direttamente collegato alla adenosina, che è una sostanza chimica che va a ridursi a livelli molto bassi. Infatti al mattino questa sostanza è quasi nulla, sintomo che l’organismo è ben riposato e che le ore di sonno sono state molto soddisfacenti. Ovviamente, al contrario, quando il nostro organismo non va  a riposarsi per nulla bene e sufficientemente, il livelli di adenosina sono molto alti e ci indicano il bisogno di altro riposo.

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