La Meningite ancora causa di morte, che cos’è e i sintomi

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meningite morte

La meningite continua ad essere una delle malattie invasive che fa più paura e che può causare frequentemente anche danni gravi. Il tasso di mortalità è molto alto e uno degli ultimi casi di decesso a causa del meningococco B si è registrato a Pian di Sco Castelfranco, comune in provincia di Arezzo. Una ragazza di soli 21 anni, vaccinata per il meningococco C, ha perso la vita dopo aver accusato febbre molto alta, oltre i 39°, presso l’ospedale valdarnese della Gruccia.

Come viene classificala la meningite e le malattie batteriche invasive

La meningite è classificata come Mib, ovvero le malattie batteriche invasive. Tra queste troviamo anche polmoniti batteriche, sepsi o altre patologie che presentano un forte attacco batterico. Le malattie batteriche invasive hanno una frequenza molto elevata e comportano gravi complicazioni. Per quanto riguarda il quadro clinico completo è difficile definire una sintomatologia precisa di queste malattie poiché non sono causate sempre dallo stesso agente eziologico.

Proprio per intervenire con tempestività e velocità in un paziente sospetto di essere affetto da una di queste malattie batteriche invasive è importantissimo cercare di capire nell’immediato la loro eziologia. Questo è di rilevanza elevata anche per delineare e definire, eventualmente, una profilassi anche per tutte quelle persone che sono venute a contatto. Non solo, cercare di capire in maniera adeguata e rapida l’agente eziologico è necessario per attivare anche una prevenzione poiché alcune di queste patologie sono debellabili tramite vaccinazione.

Per quanto riguarda le malattie batteriche infettive sono, infatti, previste delle vaccinazioni e l’attuale sorveglianza nazionale, che è entrata definitivamente in vigore nel 2007, integrando la sorveglianza delle meningiti batteriche esistenti del 1994, richiede espressamente le segnalazioni di tutti i casi sospetti e le forme per quanto riguarda le malattie invasive e i loro patogeni derivati.

Come detto anche in precedenza, per molte di queste malattie esistono delle vaccinazioni specifiche e la meningite, purtroppo, è una delle più frequenti di queste malattie. Attualmente, in Italia le vaccinazioni disponibili sono previste per le infezioni da Haemophilus influenzae di tipo b, il cosiddetto Hib, per il meningococco di tipo A, B, C, Y, W135, definito dalla comunità scientifica Neisseria meningitidis, per lo Streptococcus pneumoniae, che può essere molto efficace se somministrato già nel primo anno di vita del bambino.

Le malattie batteriche invasive possono definirsi in questo modo quando si palesano dei quadri clinici all’interno dei quali si osserva un attacco batterico in alcuni siti sterili. Come detto, le forme più frequenti per quanto riguarda queste patologie sono le sepsi e le meningite che si presentano spesso sovrapponendosi e ciò consente di isolare i batteri in maniera contemporanea.

Cos’è la meningite

Con meningite si va a intendere l’infiammazione delle meningi, le membrane, che vanno ad avvolgere sia il cervello che il midollo spinale. Questa malattia per la percentuale più alta dei casi p di origine infettiva e può essere sia di origine infettiva sia batterica o anche causata da funghi. Per quanto riguarda la forma virale, che dalla comunità scientifica è definita come meningite asettica si può tranquillamente affermare che è la forma più comune e, nella maggior parte dei casi nei quali si è riscontrata non si sono registrati gravi conseguenze. La durata di questa forma virale può variare e risolversi trascorsa una settimana o 10 giorni.

Invece, parlando della meningite di forma batterica non si può non sottolineare la sua pericolosità. Questa, infatti, è una delle forme che può avere conseguenze anche fatali. E’ molto più rara delle altre forme e proprio per questa molto più difficile da debellare.

La sepsi, invece, va a determinare una infiammazione sistemica poiché l’organismo è presente nel sangue. La sua gravità varia a seconda dell’agente patogeno che può causare una modestia febbricola, che va a risolversi spontaneamente fino a quadri clinici con shock settici che possono causare anche il decesso.

I batteri che causano le malattie batteriche invasive

I batteri che causano le malattie batteriche invasive sono tre e si dividono in Neisseria meningitidis, che va a colpire le vie respiratorie, quindi naso e bocca soprattutto nei cosiddetti portatori sani e asintomatici che si vanno a calcolare tra il 2 e 30% della popolazione. Questo batterio fu scoperto per la prima volta nel 1887, anche se i primi cenni storici risalgono al 1805, quando a Ginevra si scatenò una vera e propria epidemia. Questo, come detto, si trasmette da persona a persona attraverso le secrezioni respiratorie, quindi ad esempio con uno starnuto a un colpo di tosse.

Il secondo batterio che va a causare le malattie batteriche invasive è quello del meningococco, che può risentire e indebolirsi o proliferarsi a seconda delle variazioni di temperatura. Fuori dall’organismo il batterio sopravvive pochissimo e solo nello 0,5% dei casi la malattia viene trasmessa da persone che sono già affette dalla malattia. I gruppi che formano i sierogruppi di meningococco sono 13 ma ben e solo sei di questi vanno a causare meningite o altre malattie molto gravi. Questi sono definiti A, B, C, Y e W135. In Europa e soprattutto in Italia i sierogruppi più frequenti sono quelli B e C.

I sintomi

Per quanto riguarda i sintomi della meningite possiamo elencare quelli più tipici che comprendono un forte mal di testa, febbre molto alta anche con temperature superiore ai 39°, rigidità nucale quindi un indurimento e una contrazione anomala nella parte posteriore del collo, sensazione di nausea o anche vomito, alterazione del livello di coscienza o anche le convulsioni.

Per quanto riguarda i neonati, invece, molti di questi sintomi possono anche non presentarsi e a volte non sono evidenti. Più frequenti, invece, sono pianto continuo, sonnolenza, febbre, irritabilità, scarso appetito o anche convulsioni.

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