Insonnia, 8 piante per la camera da letto: curano ansia e stress
Da Redazione
Aprile 16, 2019
L’insonnia è una patologia molto più seria e invalidante di quanto si possa pensare. Letteralmente si tratta della difficoltà nell’addormentarsi o nel rimanere addormentati, anche quando ci si sente stanchi, fisicamente e mentalmente. Molti sono i rimedi, naturali o farmacologici, che vengono consigliati a pazienti che soffrono di insonnia. Ad oggi l’insonnia è un disturbo che colpisce molte persone e che può essere correlato e/o causato da stati naturali di ansia e stress. Uno dei metodi migliori per combattere tutti questi disturbi è arredare la propria camera da letto con delle piante. 8 tipologie diverse che curano insonnia, ansia e stress, purificando l’aria e migliorando l’ambiente della propria casa.
Insonnia, ansia e stress: la cura fornita dalla natura
Prima di intraprendere qualsiasi percorso farmacologico è giusto provare metodi naturali e senza alcuna controindicazione che possano aiutare a combattere insonnia, ansia e stress. In particolare una soluzione potrebbe essere quella di tenere nella propria camera da letto 8 piante che, con i loro effetti benefici, migliorano, alleggeriscono e purificano l’ambiente.
Curare tali disturbi è molto importante dato che, la privazione del sonno, comporta: stanchezza, mancanza di energia, difficoltà di concentrazione, disturbi dell’umore e prestazioni ridotte al lavoro o a scuola. Questo porta a sonnolenza diurna, letargia e una sensazione generale di disagio, sia mentale che fisico. Anche i cambiamenti repentini di umore, l’irritabilità e l’ansia sono sintomi comuni dell’insonnia. Secondo quanto riportato da CheDonna.it., il The Time sostiene che “Le piante sono essenziali per la vita umana (…) La ricerca ha dimostrato che i microrganismi nelle piante potate hanno anche un’influenza sulla pulizia dell’aria interna. “
Vediamo dunque quali sono le 8 piante da tenere nella propria camera da letto per curare insonnia, ansia e stress.
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edera inglese
L’edera inglese può aiutare il paziente che soffre di insonnia a respirare meglio se è anche affetto da allergie. Aiuta a prevenire i sintomi di asma, migliora la sensazione di riposo, elimina il 94% dei germi nell’aria e il 78% di umidità in sole 12 ore.
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Aloe Vera
L’aloe vera è nota per le sue numerose virtù terapeutiche. Questa pianta rilascia ossigeno durante la notte e migliora così la qualità del sonno, agevolando il processo in cui il paziente si addormenta.
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Gardenia
La gardenia ha proprietà rilassanti che alleggeriscono e purificano l’aria. I ricercatori che hanno testato gli effetti di questi fiori sui topi hanno osservato che erano efficaci quanto il valium.
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Lavanda
La lavanda è stata a lungo usata per curare l’insonnia e l’ansia. Infatti, diversi studi hanno dimostrato che l’inalazione del suo profumo può portare a vari effetti rilassanti e sedativi.
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Gelsomino
Gli studi hanno dimostrato che l’odore di questi fiori ha un effetto calmante e riduce i livelli di ansia, migliorando di fatto il riposo e la qualità del sonno.
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Bamboo
Secondo uno studio condotto dalla NASA, il bambù è una pianta molto utile per tenere l’aria pulita ed eliminare la formaldeide. Il Bamboo si sbarazza dei veleni che aleggiano nell’aria.
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Pianta ragno
Nello stesso studio della NASA c’è la pianta del ragno, considerata benefica se posizionata negli ambienti interni per il suo potere di purificare l’aria della casa e della camera da letto.
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Valeriana
I greci hanno a lungo utilizzato la valeriana per migliorare la qualità del sonno: queste piante possono incanalare l’aria, rimuovere le particelle di benzene e formaldeide e migliorare di fatto la qualità del sonno. E’ probabilmente il metodo naturale più conosciuto per combattere insonnia, ansia e stress.
Piante contro l’insonnia: avvertenze e indicazioni
Tenere delle piante nella propria camera da letto comporta l’adozione di alcune misure precauzionali. Gli organismi vegetali infatti, durante la notte consumano l’ossigeno presente nell’aria circostante, ed emettono anidride carbonica – in un processo inverso a quello che avviene durante il giorno. Per questo motivo è sempre bene controllare che le piante scelte non sia dannose per la nostra salute e quella della nostra famiglia. Si consiglia inoltre l’installazione di depuratori d’aria in ogni stanza in cui è presente una pianta e la pulizia delle sue foglie almeno una volta a settimana.
Insonnia: tipologie e cause
L’insonnia – correlata a stati umorali di ansia e stress – è un disturbo molto diffuso, che per di più non si presenta in un’unica forma. Esistono vari tipi di mancanza di sonno. Si parla di “insonnia iniziale” quando è presente una difficoltà nell’addormentarsi, di “insonnia centrale” quando il sonno non è continuo, di “insonnia terminale” quando il risveglio mattutino avviene prima del normale. A seconda dell’occorrenza o della durata del disturbo, l’insonnia può essere classificata in tre ulteriori categorie:
- insonnia occasionale che dura generalmente pochi giorni ed è causata dalla presenza di fattori specifici come stati di malattia, ansia, rumori, temperatura ambientale inadeguata, cambiamento di fuso orario ecc.;
- l’insonnia transitoria quando il soggetto soffre del disturbo per un periodo che si prolunga fino alle tre settimane;
- l’insonnia cronica quando il disturbo persiste nel tempo.
Le cause che possono portare all’insorgenza di un disturbo del sonno e possono quindi influenzarne la quantità e la qualità sono di varia natura. La capacità di addormentarsi o di mantenere il sonno durante la notte possono essere legate a fattori psicologici come tensioni emotive, preoccupazioni familiari, problemi economici, che causano ansia e stress. Altre volte la causa dell’insonnia è da imputare alla presenza di fattori ambientali come ad esempio la sindrome del jet lag.
Quando il disturbo si manifesta in un paziente sano, che non soffre dunque di altre malattie note, si parla di insonnia primaria. Quando invece l’insonnia è correlata alla presenza di particolari patologie viene definita secondaria. Alcune malattie fisiche come disturbi epatici, respiratori, gastroenterici, cardiaci ma anche depressione, disturbi neurologici e psichiatrici possono essere le cause primarie dei disturbi del sonno.
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