Oggi si inizia ad utilizzare i dispositivi hi-tech presto, sin dalla tenera età. Non è raro vedere un bimbo o bimba di 5 o 6 anni con un tablet o smartphone in mano. Ebbene, vi sembrerà strano, ma Steve Jobs, compianto fondatore della Apple, vietava ai figli l’utilizzo di apparecchi hi-tech. Perché?
Tutti pensano che i fondatori, CEO e presidenti di colossi dell’informatica abbiano tantissimi oggetti tecnologici in casa. Non è sempre così. Per Steve Jobs non era così. A comprovarlo è un’intervista pubblicata due anni fa, ma rilasciata al New York Times 4 anni prima, in occasione del lancio del primo iPad, tablet sensazionale. Ebbene, il giornalista chiese a Jobs cosa pensarono i suoi familiari del lancio della ‘tavoletta’. Ebbene, la reazione non fu proprio delle migliori; anzi, non ci furono reazioni perché l’iPad non entrò mai in casa sua. Il founder di Apple non voleva che i bimbi conoscessero la tecnologia. Non così presto.
Steve Jobs, del resto, non è stato l’unico guru del mondo dell’informatica a tenere a alla larga i figli dai dispositivi elettronici. Lo stesso Bill Gates, ‘padre’ della Microsoft, ha detto che quando era ragazzo leggeva solo molti libri, voleva diventare avvocato; poi conobbe la programmazione, e iniziò a trascorrere gran parte delle sue giornate ad imparare a programmare perfettamente.
Insomma, iPad, iPhone e iPod hanno fatto la fortuna di Steve Jobs e ancora oggi rappresentano la ‘base’ dei profitti della Apple, ma il fondatore dell’azienda di Cupertino non voleva che i figli usassero le creazioni della Apple. In occasione dell’intervista rilasciata nel 2010, alla domanda su cosa ne pensassero i figli dell’iPad, ‘tavoletta’ rivoluzionaria, Jobs rispose subito:
“Non lo conoscono. Dobbiamo limitare l’uso della tecnologia dentro casa da parte dei nostri bambini”.
Jobs, Gates ed altri personaggi importanti del mondo dell’informatica e del web, come Evan Williams, dunque, hanno posto e pongono limiti rigidi ai loro figli riguardo all’utilizzo di tablet, pc e smartphone.
