Terrorismo, combattere all’estero è reato: Cdm vara decreto

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Ora andare a combattere all’estero è reato. Lo ha asserito ieri il ministro dell’Interno Angelino Alfano, a conclusione del Consiglio dei ministri che ha varato un decreto per contrastare il terrorismo.

“Andare a combattere all’estero è diventato reato. Prima era reato solo il reclutare, da stasera è reato andare a combattere all’estero. Il decreto antiterrorismo approvato dal Cdm stasera prevede la reclusione da 3 a 6 anni per chi si arruola in organizzazioni terroristiche. La reclusione da 3 a 6 anni per chi supporta i foreign fighters. La reclusione da 5 a 10 anni per i cosiddetti ‘lupi solitari’ che si autoaddestrano all’uso di armi ed esplosivi. Con un aggravante di pena per chi lo fa via web“, ha rivelato Alfano nel corso di una conferenza stampa.

“Nel decreto c’è la proroga delle missioni, ma ce n’è una importante contro l’Isis, in Iraq. Abbiamo deciso di impegnarci con 280 addestratori e 80 consiglieri militari e amministratori. Siamo poi presenti con mezzi aerei e in tutto sono più di 500 le presenze, tra forze terrestri e forze dell’Aeronautica”, ha aggiunto il ministro dell’Interno.

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