Tirreno Power contesta nuova Aia: sconcerto e disappunto

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L’azienda Tirreno Power di Vado Ligure, sotto sequestro da diversi mesi per il mancato rispetto dell’Aia, non accetta la Autorizzazione integrata ambientale.

“Prendiamo atto con sconcerto e disappunto dell’emissione del decreto del ministero dell’Ambiente con il quale si rilascia l’Aia per la centrale. Un provvedimento che ricalca quanto stabilito dalla conferenza dei servizi incluse alcune prescrizioni incongrue ed inattuabili, come più volte affermato dalla Società. Il paradosso della situazione è ben evidenziato dalla contemporanea emissione, sempre il 31 dicembre, anche del decreto del ministero dello Sviluppo economico che autorizza la costruzione della copertura del carbonile. La nuova Aia non recepisce nemmeno questo provvedimento mantenendo la scadenza al marzo 2015 per un’opera colossale per la cui conclusione il decreto dello Sviluppo economico prevede 30 mesi di tempo, invece dei tre mesi concessi dalla nuova Aia. Così come permane l’obbligo dell’avviamento da subito a gas naturale che comporta il fermo della centrale per due anni senza nessun concreto beneficio ambientale o i tempi di decorrenza delle prescrizioni che non si riferiscono alla disponibilità degli impianti, attualmente sotto sequestro, ma al rilascio dell’Aia”, ha reso noto la società che, comunque, si dice fiduciosa riguardo agli impegni assunti dal Governo.

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