Tiziano Ferro depresso e salvato dalla musica: ‘Chissà dove sarei finito’

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Tiziano Ferro racconta la sua depressione

Tiziano Ferro racconta la sua depressioneOggi è ricco e famoso, seguito da tantissimi fan, ma anche lui ha le sue debolezze, anche lui, per tanto tempo, ha dovuto lottare contro i demoni dell’ansia e della depressione. E’ un Tiziano Ferro inedito quello che ha rilasciato l’intervista a ‘Buone Notizie’, in edicola domani, martedì 7 novembre 2017. Il cantautore di Latina, senza vergogna, ha detto: ‘Se non fosse stato per questo mestiere chissà come e dove sarei finito. Sicuramente sarei andato verso il peggio. E non mi riferisco necessariamente all’ipotesi che avrei potuto trasformarmi in un delinquente: la morte civile e morale si nasconde dietro tante maschere. Io per esempio sono un perfezionista e questo lato del mio carattere mi spinge ad isolarmi. E da qui alla depressione o alla misantropia il passo è breve. Quindi sì, la musica per me ha fatto miracoli’. Tanti album, tante canzoni e tanta sofferenza che, pian piano, ha lasciato spazio alla gioia e alla serenità, anche perché quando si diventa famosi bisogna essere al top verso i propri ammiratori. L’amarezza è bandita.

Il rapporto con la fede

Nel corso della lunga intervista, che uscirà domani nelle edicole, l’artista di ‘Rosso Relativo’ ha parlato anche del suo rapporto con la fede, che secondo lui è una zona sicura, dove riporre tutte le inquietudini.

‘Quello che non riesco a fare lo consegno a Dio. Mi capita spesso di svegliarmi la mattina e di chiedergli di guidare le mie scelte. Sono stato fortunato perché ho sempre incontrato preti e insegnanti di religione che esaltavano l’importanza della misericordia facendomi apparire Dio non come un giudice severo e inflessibile, ma come un’entità con la quale dialogare serenamente’, ha affermato Tiziano, che molti altri artisti non si è nascosto mai dietro agli schermi, confessando di essere stato depresso.

‘Ho scelto di parlarne per far sentire meno sole le persone che ne soffrono’, ha detto Ferro riguardo al ‘mal di vivere’, che affligge più di 1,5 milioni di italiani. Il numero però cresce se si contano anche le persone che, in passato, hanno sofferto di depressione.

L’importanza del soggiorno a Londra

Il 37enne di Latina, gay dichiarato, ha detto spesso che non è stato semplice far accettare agli altri il suo orientamento sessuale. A un certo punto, non è stato facile neanche per se stesso: ‘Mi ero chiuso in una bolla di cui ero il carceriere e il carcerato. Confesso che sciogliendo i nodi e liberandomi dei fantasmi mi sono chiesto se questo avrebbe avuto ripercussioni sulla mia vena creativa, ma c’è voluto poco a capire che da quel punto di vista tutto sarebbe continuato come prima, anche se col grosso vantaggio di non stare male. Tra l’altro, per arrivare a questo punto della mia storia, vedo da anni una bravissima psicanalista che mi costa 80 euro l’ora. E’ lei che mi ha aiutato a cancellare i fantasmi’.

Tiziano ha dunque superato le paure e le ansie, anche grazie al periodo passato a Londra, città decisamente più ‘aperta’ e cosmopolita della sua Latina.

Non è stata così semplice, dunque, la vita per Tiziano Ferro. 5 anni fa, ad esempio, passò un brutto momento per la rottura col suo fidanzato. Il suo umore fu così pessimo che rinunciò al concerto di Capodanno a Roma.

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