Tiziano Renzi indagato per bancarotta fraudolenta: “Matteo non c’entra nulla”

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Il papà del presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi, Tiziano, si è presentato nelle ultime ore dinanzi al sostituto procuratore Marco Airoldi in quanto indagato per bancarotta fraudolenta nell’indagine relativa al fallimento della Chill Post, azienda di famiglia.

Il padre di Matteo Renzi ha voluto subito mettere le cose in chiaro: “Matteo in questa storia non c’entra nulla”. I pm della Procura della Repubblica di Genova hanno concentrato le loro attività su un mutuo erogato dal Credito Cooperativo di Pontassieve alla Chill Post, società che non stava passando un bel momento dal punto di vista economico.

Quel mutuo ottenuto dalla Chill Post fu garantito dalla FidiToscana, società controllata dalla Regione Toscana al 49%; gli altri azionisti sono banche.

L’accusa ritiene che Tiziano Renzi, anteriormente alla dichiarazione del fallimento della sua azienda (che aveva debiti per 1 milione 300mila euro), alienò la parte attiva alla Eventi6, società della moglie Laura Bovoli. I pm sono incuriositi dal prezzo di vendita: solo 3.878,67 euro.

La Procura ipotizza la configurazione del tradizionale schema di bancarotta fraudolenta: il debitore evita i debitori mediante vendite fittizie.

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