Tumore al pancreas: uno dei più mortali, Steve Jobs e Luciano Pavarotti vittime illustri

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Tumore al pancreas: silente e spietato killer

Tumore al pancreas: silente e spietato killerIl tumore al pancreas è certamente una delle neoplasie maligne più mortali per l’umano. Per quale motivo tale cancro è così insidioso? La ragione principale per cui è così letale è la sua asintomaticità. Specialmente nello stadio iniziale, non è semplice riconoscere il tumore al pancreas. In base a recenti ricerche, ogni anno vengono diagnosticati oltre 280.000 nuovi casi di tumore del pancreas. Il male colpisce una persona su 69. Il tasso di sopravvivenza, dopo 5 anni dalla diagnosi, non supera il 6%. Ciò significa che nei 5 anni successivi alla diagnosi sopravvivono alla neoplasia solo 6 persone su 100. In Italia vengono diagnosticati, ogni anno, oltre 10.000 nuovi casi di tumore al pancreas, patologia che colpisce sia uomini che donne. In passato bersagliava più gli uomini. Forse è dovuto al fatto che oggi, rispetto al passato,  fumano più donne, e il fumo è uno dei principali fattori di rischio della malattia.

Più malati in futuro

Sempre più persone si ammaleranno di tumore al pancreas, stando a una ricerca americana. Ma perché una persona si ammala di cancro al pancreas? I ricercatori di tutto il mondo hanno cercato di scoprire i fattori che favoriscono l’insorgenza della patologia. Eccone alcuni:

  • fumo di sigaretta
  • obesità
  • alimentazione ricca di carne e grassi
  • storia familiare (chi ha avuto od ha parenti malati rischia di ammalarsi)
  • anzianità (la maggioranza dei malati è over 50)

Ancora non si sa, invece, se sostanze come alcolici e caffè favoriscano l’insorgenza del cancro al pancreas.

Il tumore al pancreas è un killer silente che, nel corso degli ultimi anni, ha ucciso tanti personaggi famosi, tra cui Steve Jobs (fondatore della Apple) e il tenore italiano Luciano Pavarotti.

Il biografo del visionario della Silicon Valley ha riferito che Steve Jobs rifiutò per molto tempo di sottoporsi a un intervento chirurgico, dopo la diagnosi del male, preferendo la medicina alternativa.

Luciano Pavarotti, come Jobs ed altre celebrità, lottò a lungo contro il tumore al pancreas. Anche lui venne sottoposto a un intervento chirurgico ma non servì. Luciano sapeva che prima o poi avrebbe perso la battaglia. Lo aveva rivelato Giuliana, una delle figlie: ‘Lui sa che morirà presto e nelle nostre conversazioni parla spesso del suo desiderio più grande: quello di raggiungere i suoi genitori e di trovare finalmente la pace’.

Diagnosi tardiva del cancro al pancreas

Di solito il tumore al pancreas viene diagnosticato tardivamente perché i sintomi vengono confusi con quelli di altre patologie, quindi sono nebulosi. I pazienti generalmente accusano dolore all’addome e non sentono più fame. Il loro volto e gli occhi diventano gialli.

In assenza di metastasi, i medici provvedono ad asportare chirurgicamente la neoplasia. Ciò però si verifica solamente nel 20% dei casi.

Non è semplice eseguire interventi chirurgici sul pancreas perché l’organo si trova in una particolare posizione nell’addome, e inoltre è alquanto fragile. L’obiettivo dei chirurghi è togliere il tessuto canceroso. Gli effetti dell’operazione sono variabili da persona a persona.

Quando è impossibile intervenire chirurgicamente, il paziente oncologico viene sottoposto a sedute di chemioterapia e/o radioterapia. Non è detto però che queste si rivelino fruttuose.

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