Turista russa partorisce in Trentino: dovrà pagare 18mila euro
di Redazione
04/04/2018
Una turista russa in vacanza in Trentino dovrà pagare 18mila euro per essere stata costretta a partorire a Trento. La somma confluirà nelle casse della sanità trentina. Il bebè, nato a fine febbraio, gode di ottima salute, così come la mamma. Peccato per le questioni burocratiche. Il piccolo è nato prematuramente e per questo si trova ancora nel reparto dell'ospedale S. Chiara. Sono ormai 2 mesi che il bebè si trova nel nosocomio italiano. Una degenza che rischia di costare molto alla turista russa e al marito.
Nessuna convenzione sanitaria tra Italia e Russia
Tra Italia e Russia infatti non ci sono convenzioni sanitarie, quindi i costi della degenza sono tutti a carico della coppia russa. Una bella grana per due turisti che stavano trascorrendo una bella vacanza in Italia. I due hanno detto, durante un'intervista alla tv locale RTTR che dovranno sborsare 3mila euro per il parto e oltre 15mila euro per la degenza del bimbo. La coppia russa si trovava a Moena insieme ad altri turisti russi. Purtroppo l'assicurazione turistica non contempla il parto che, ad oggi, resta interamente a carico della turista russa e del marito. La coppia sta considerando la richiesta di permesso di soggiorno. Richiesta però che potrà essere fatta solo dopo la scadenza del visto turistico, che è valido fino alla fine del prossimo mese.Straniere che partoriscono in Italia: cosa dice la legge?
Una situazione complicata quella in cui si trova la coppia russa. Adesso l'unica via per evitare il pagamento della cospicua somma è ottenere il permesso di soggiorno. Secondo la legge italiana, le donne in possesso del permesso di soggiorno possono ottenere cure mediche durante la gravidanza e per i 6 mesi successivi al parto. Dopo la nascita il bebè verrà iscritto al Ssn per 6 mesi previa esibizione dei seguenti documenti:- Permesso di soggiorno validoI documenti occorrenti per l'iscrizione
- Autocertificazione di residenza o dichiarazione di effettiva dimora
- Autocertificazione del codice fiscale
- Dichiarazione con cui lo straniero manifesta l'intento di comunicare alla Asl eventuali variazioni del suo status
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