Vittorio Sgarbi denunciato dagli animalisti: “Offende capre”

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Sgarbi denunciato da animali per maltrattamento capre

Sgarbi denunciato da animali per maltrattamento capreNuova tegola per Vittorio Sgarbi, che è stato denunciato dall’Associazione italiana difesa animali ed ambiente perché è solito usare il termine ‘capra’ per criticare o redarguire i suoi follower o detrattori

 

L’Aidaa ha deciso di denunciare il noto critico d’arte, recentemente sottoposto a un intervento chirurgico per un’ischemia cardiaca, presso la Procura di Ferrara. L’associazione animalista ha dichiarato in un comunicato intitolato ‘Aidaa denuncia Sgarbi: offende le capre’:

“Si apre con un esposto contro Vittorio Sgarbi alla Procura della Repubblica di Ferrara per verificare se l’uso spregiativo del termine ‘capra’ che lo stesso critico d’arte usa a sproposito non sia un incitamento al maltrattamento di animali, oltre che un uso scorretto della lingua italiana. Nella descrizione della specie animale Capra, infatti, si legge che la stessa è tra gli animali più intelligenti che esistano”.

Sgarbi, effettivamente, ha usato ed usa spesso la parola capra quando deve insultare qualcuno. Se n’è accorto anche Lorenzo Croce, sottoscrittore della denuncia contro il critico d’arte, che ha affermato:

“E’ una provocazione la nostra contro chi delle provocazioni ha fatto un modo di vivere, e quindi a lui chiediamo, oltre che di smettere di usare impropriamente il nome Capra come epiteto, anche di andare a vivere tre giorni con i pastori ed imparare pascolando le capre quanto sono intelligenti quegli animali”.

L’ex assessore alla Cultura di Urbino ha usato il termine capra anche dopo l’ischemia cardiaca che lo ha colpito tempo fa, quando si stava recando a Roma con la sua auto. Il forte dolore indusse Sgarbi a recarsi subito all’ospedale di Modena, dove venne sottoposto a un intervento di angioplastica. Dopo l’operazione, Sgarbi scrisse su Facebook per tranquillizzare i fan: “Capre, sono ancora qui”.

Non appena appresa la notizia della denuncia sporta nei suoi confronti dall’Aidaa, il critico d’arte ha replicato con sarcasmo:

“Ringrazio l’Aidaa, condividendo pienamente le loro posizioni. Infatti, avendo evitato di legare al sostantivo capra qualunque aggettivo, ho sempre inteso ‘capra’ come un complimento, considerando di molto inferiori alcuni uomini. Suggerisco, comunque, all’Aidaa di fare un esposto anche contro Gesù Cristo che, identificandosi nel ‘buon pastore’, ha riconosciuto negli uomini le sue pecore”.

Sulla faccenda è intervenuto anche il legale di Sgarbi, Giampaolo Cicconi, sottolineando che il suo assistito non ha commesso nessun reato, visto che l’ordinamento italiano qualifica beni mobili gli animali.

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