Una vongola è l’animale più vecchio di sempre
Da Redazione
Gennaio 02, 2014
507 anni e non sentirli: il record di longevità appartiene a una vongola
Quando nel 2006 un’equipe di scienziati strappò dal suo habitat naturale, il freddo mare islandese, 200 vongole della specie arctica islandica, mai avrebbe pensato di aver posto fine alla vita di uno degli organismi più vecchi di sempre. La vongola Ming – questo il nome della creatura da record – sembrava all’apparenza una vongola come tutte le altre. Tuttavia, dopo averla uccisa e aver contato le ellissi sul suo guscio, i ricercatori capirono di avere a che fare con un essere di longevità biblica – 405 anni d’età – sufficienti a renderla l’organismo animale più vecchio al mondo. A dispetto dell’incredibile, quanto scoperto nel novembre del 2013 aggiunse clamore ad una notizia già di per sé suggestiva. Gli studi effettuati col metodo del radiocarbonio dai ricercatori della Bangor University dimostrano che gli anni di Ming sono 507 e non 405, roba da far impallidire Matusalemme. Ming, il cui nome deriva dalla dinastia cinese regnante nel periodo della sua nascita, ha vissuto per oltre 5 secoli, dal 1499 fino al 2006, anno in cui l’uomo ha ben pensato di far cessare la sua esistenza. Le polemiche all’indirizzo dei ricercatori che sono andati a turbare la quiete del vetusto essere sono state piuttosto accalorate. In loro difesa, gli scienziati della Bangor hanno affermato che non era possibile valutare, al momento in cui è stata pescata, l’età esatta di Ming. Sostengono inoltre che la specie Arctica islandica ha una vita media elevatissima, con esemplari in grado di superare i 200 anni d’età. Statisticamente è estremamente probabile che esemplari anche più vecchi di Ming riposino sui fondali marini, mentre altri siano stati ingurgitati in una zuppa di pesce insieme ad altri frutti di mare. Gli studi su questa specie potrebbero in futuro spianare la strada verso uno degli obiettivi più ambiti dalle popolazioni di tutto il mondo, la ricerca della longevità. Per adesso, la povera Ming che avrebbe potuto conoscere personalità del calibro di Cristoforo Colombo, Leonardo da Vinci, Galileo Galilei e Napoleone Bonaparte (un giovanotto, al suo confronto), sopravvissuta alla Rivoluzione francese, alla guerra dei 30 anni e all’unità d’Italia, si è dovuta arrendere alle reti dei pescatori.
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