Boss con sussidio della Regione, proprietario di yacht e pub

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foto-yachtMaxi sequestro di beni mobili ed immobili ad opera degli uomini del Gico della Guardia di Finanza tra Palermo e Carini, per un valore di 2 milioni di euro dei clan mafiosi, tra cui, come fanno sapere le Fiamme Gialle del capoluogo siciliano e come segnala Salvo Palazzolo su Repubblica, i beni finiti di Tonino Seranella.

39enne boss di Porta Nuova, Seranella formalmente lavorava presso l’associazione “Social Trinacria Onlus”, percependo uno stipendio mensile di 1.000,00 €, pagato dalla Regione Sicilia; ma che invece poteva permettersi tra le molte altre cose, uno yacht di ben 10 metri, un gommone, un veloce acquascooter e un pub, formalmente gestito dalla moglie, che a dire degli inquirenti serviva per i summit mafiosi.
Una sproporzione che la Guardia di Finanza ha rilevato tra i redditi dichiarati e gli investimenti effettuati negli anni, tale da far supporre agli inquirenti, che i beni sequestrati siano frutto dell’attività criminale.

Michela Galli

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