Vi piace il gin tonic? Fate attenzione perché potreste essere inclini alla follia. La scoperta è stata fatta da un team di studiosi dell’Università di Innsbruck, in Austria. Le persone che prediligono il gusto amaro del noto drink potrebbero avere inclinazioni psicopatiche, come il narcisismo o il sadismo.
Attenzione a chi preferisce i gusti amari
I ricercatori austriaci hanno concluso che gli amanti del gin tonic potrebbero essere folli dopo aver sottoposto a un accurato trial mille soggetti. In sostanza, i volontari dovevano indicare quali cibi preferivano maggiormente. Ebbene, è emerso che gli amanti dei gusti amari sono più inclini a deviazioni psichiche. Se insomma vi piace tantissimo il gin dovreste, almeno secondo gli scienziati austriaci, preoccuparvi. Sarà, ma tempo fa si diceva che tale bevanda fosse un alleato contro l’invecchiamento, ovvero l’elisir della giovinezza. Secondo uno studio, nel gin ci sarebbero gli ingredienti per combattere l’invecchiamento.
Il gin è un anti-invecchiamento?
Il gin ha molti estimatori nel mondo. Il suo nome deriva dal ginepro, ovvero la pianta che produce le bacche da cui si ottiene il distillato. Se viene mescolato con determinate sostanze, come la Centella asiatica e la camomilla, diventa miracoloso e non fa invecchiare. E’ ovvio che saranno necessari altri studi per confermare l’effetto anti-invecchiamento del popolare drink, ma siamo già a buon punto. Le donne e gli uomini, a breve, potranno dire addio a creme ed altri unguenti in commercio.
Nicky Hambleton-Jones, grande conoscitrice dei prodotti di bellezza e fervente studiosa dei metodi per non invecchiare, ha affermato che il gin rappresenta il mezzo migliore per restare giovani e, nel contempo, non rinunciare all’alcol. Certo, lo studio condotto recentemente in Austria offusca un po’ le qualità della nota bevanda amara. Coniugando i risultati dei due studi appena passati in rassegna si può intuire che il mondo, se tutti bevessero il gin, verrebbe popolato da persone folli ma giovanili ed energiche. Attendiamo, nel frattempo, altri studi che confermano quelli appena esaminati.
