Ecco come evitare la demenza: fumo e depressione banditi
Da Redazione
Luglio 21, 2017

La demenza si può sicuramente evitare se, a partire dall’infanzia, si assume un particolare stile di vita. Secondo gli esperti, un caso di demenza su 3 si potrebbe sicuramente evitare con stili di vita consoni. Il magazine Lancet ha chiesto a un comitato internazionale di esperti di indagare in materia di demenza. Ebbene, grazie a tale esortazione, sono stati individuati 9 fattori che potrebbero scongiurare la demenza. L’Alzheimer, ad esempio, potrebbe essere ridotto di un terzo. Il dossier di Lancet è stato presentato nei giorni scorsi durante il convegno della Alzheimer’s Association International, a Londra. La conferenza ha permesso di fare luce sui recenti studi fatti sull’Alzheimer. L’obiettivo è arrivare presto a creare metodi che permettono di diagnosticare precocemente la patologia neurodegenerativa e terapie efficaci. Il pool di esperti ha scoperto che il rischio di demenza si potrebbe ridurre addirittura del 20% se nella prima parte di vita venisse incrementato il livello di istruzione e si evitassero diabete ed obesità. Non solo: il rischio potrebbe calare di un altro 15% senza fumo e depressione, dando invece più spazio ai rapporti sociali e all’esercizio fisico.
Demenza colpisce 47 milioni di persone
Fumo, diabete, obesità e depressione vanno indubbiamente banditi per evitare la demenza, di cui purtroppo oggi soffrono 47 milioni di persone. Gli esperti ritengono che il numero dei malati di demenza è destinato aumentare, stimando che entro il 2050 saranno addirittura 115 milioni nel mondo. Una cifra incredibile. Bisogna dunque giocare di prevenzione ed assumere atteggiamenti responsabili anche a tavola, evitando cibi che favoriscono l’insorgenza di obesità e diabete. Ovviamente niente fumo e più esercizio fisico. Bando anche ad ansia e depressione. Uno dei componenti della commissione di esperti, Lon Schneider, ha affermato: ‘A lungo ci si è concentrati sulla ricerca di farmaci, tuttavia non bisogna perdere di vista i grandi avanzamenti fatti finora per trattare la demenza, inclusi gli approcci preventivi e terapeutici non farmacologici’. L’esperto ha ricordato che, ad esempio, per guarire l’aggressività e l’agitazione, sintomi caratteristici dell’Alzheimer, si sono rivelati importanti approcci di tipo ambientale, sociale e psicologico; senza contare l’importanza dell’esercizio fisico e della stimolazione cognitiva per migliorare le performance cognitive dei pazienti.
Le cause della demenza
Nella maggior parte dei casi la demenza non dipende dal comportamento e dalle azioni delle persone ma si sviluppa per motivazioni ‘biologiche’. La neurogenerazione, ovvero il processo che porta le cellule cerebrali a rompersi e morire causa patologie neurodenerative come il morbo di Alzheimer. Le cellule cerebrali che si frantumano e muoiono provocano il progressivo declino delle capacità cognitive e fisiche. La neurodegenerazione, oltre all’Alzheimer, è alla base di patologie come il Parkinson e la malattia di Huntington. Le cause della demenza possono essere varie, come quelle tossiche e metaboliche o correlate ad infezioni.
La commissione di esperti chiamata in causa da Lancet per scoprire modi per allontanare la demenza ha consentito di scoprire che l’atteggiamento delle persone può veramente fare la differenza. Sebbene la demenza colpisca specialmente gli anziani, non è escluso che anche soggetti non attempati inizino ad avvertirne i sintomi. Meglio evitare comportamenti erronei, dunque, ed ‘abbracciare’ uno stile di vita salutare, dando tanto spazio allo sport e alle relazioni sociali. Secondo recenti stime il 60-80% dei casi di demenza è rappresentato da pazienti affetti dal morbo di Alzheimer.
Non bisogna assolutamente sottovalutare ma occorre intervenire subito non appena compaiono i tipici sintomi della demenza, come perdita di memoria, cambiamento dell’umore, disorientamento e difficoltà a svolgere piccole azioni quotidiane.
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