Era il 23 luglio del 2011 quando la musica perdeva uno dei ‘pezzi’ più importanti. Amy Winehouse moriva, in silenzio, in un appartamento di Londra. Devastata da droga e alcol. Non dimenticheremo mai, però, la voce e il talento dell’artista britannica.
Depressa per l’assenza del padre?
Era giovane e famosa, Amy Winehouse, quando passò a miglior vita. Se n’è andata subito, proprio come molti suoi colleghi; basti ricordare John Lennon, Kurt Cobain e Jim Morrison. Amy aveva una voce straordinaria, unica, ed un talento come pochi. I suoi problemi, però, si chiamavano droga, alcol e depressione. Nonostante la fama e i soldi, la Winehouse cancellò spesso concerti perché aveva alzato troppo il gomito. Pian piano, quei vizi l’hanno portata alla morte. Amy Winehouse si è autodistrutta.
In questi anni si è detto tutto e il contrario di tutto di Amy Winehouse. E’ stato realizzato anche un documentario sulla sua vita. Molti riconducono la depressione dell’artista all’assenza del padre, molto presente e tirato in ballo, invece, dopo la sua morte. Diversi, invece, hanno accusato il papà di Amy Winehouse di speculare sulla morte della celebre figlia. Ma questa è un’altra storia. Una figura che ha avuto una certa centralità nella vita di Amy è stata quella dell’ex marito. Si vocifera che sia stato proprio lui a farla entrare nel tunnel della dipendenza da eroina.
Amy Winehouse passò notte a guardare video su YouTube
Dopo la morte di Amy Winehouse è stata aperta un’inchiesta mirata a ricostruire la dinamica dell’episodio funesto. Andrew Morris, una delle guardie del corpo dell’artista britannica, rivelò in un’udienza che la Winehouse passò l’ultima notte della sua vita guardando video delle sue canzoni su YouTube. Morris rimase di stucco, perché Amy non aveva mai osservato sul pc le sue esibizioni dal vivo. Perché Amy Winehouse stava osservando i filmato dei suoi brani su YouTube? La mattina dopo, la guardia del corpo trovò la cantante morta nel letto della sua abitazione londinese. Si era scolata ben 5 bottiglie di vodka durante la notte. Nel sangue dell’artista venne riscontrato un livello di alcol superiore a 5 volte quello massimo consentito per mettersi alla guida.
