Ansiolitici e antidepressivi vanno a ruba in estate: caldo favorisce disturbi mentali
Da Redazione
Settembre 10, 2017

Credete che l’estate sia la stagione del relax e del riposo assoluto? Non è proprio così. In tale stagione le persone sono più stressate e ansiose. Lo ha confermato recentemente anche Claudio Mencacci, past president della Società italiana di psichiatria e direttore del Dipartimento di salute mentale e neuroscienze dell’Asst Fatebenefratelli Sacco di Milano: ‘L’estate è solo in apparenza una stagione di relax. In realtà da giugno a settembre registriamo un netto aumento delle prescrizioni di ansiolitici e antidepressivi. Si tratta infatti di mesi caldi per alcuni disturbi mentali’. Endorsement a Mencacci dell’Agenzia italiana del farmaco, secondo cui le benzodiazepine (farmaci che servono a contrastare ansia e favorire il rilassamento) vengono acquistate maggiormente a gennaio, giugno e settembre. Nei mesi caldi, dunque, ci sarebbe una richiesta maggiore di ansiolitici e antidepressivi. Mencacci ha spiegato al riguardo: ‘Ad aumentare nei mesi caldi sono in particolare il disturbo d’ansia e panico, i disturbi del sonno, i comportamenti aggressivi e le fasi maniacali del disturbo bipolare. L’estate, al di là degli idealismi, è un momento critico per la psiche, in particolare per quanto riguarda l’ansia e il sonno. Ecco perché si consumano più della media benzodiazepine, ansiolitici e antidepressivi per dormire’.
Ansia e stress: crucci estivi di molti italiani
Ansia e stress dilagano in estate. Lo dimostra anche il consumo esorbitante di sostanze alcoliche e stupefacenti. Ricorrere a tali sostanze in maniera spasmodica testimonia un certo disagio psichico. Molti non sanno gestire od organizzare le vacanze estive, oppure non hanno denaro per pianificare un viaggio, e per risolvere il problema ricorrono agli ansiolitici e agli antidepressivi. Poi ci si mette il gran caldo, tipico della stagione estiva. ‘Il gran caldo incrementa in maniera significativa la frequenza di alcuni disturbi mentali. manifestazioni spia di uno stato di eccitazione cerebrale che ormai ben sappiamo legato anche all’esposizione alla luce, oltre che alle temperature’.
Allontanarsi da casa può essere pregiudizievole
Per molti, dunque, il ritorno alla vita di sempre può essere positivo sia sul versante fisico che mentale. Il caldo e l’estate, per molte persone, rappresentano delle vere insidie perché favoriscono ansia e depressione. Mencacci reputa che le temperature elevate e l’incremento di luce, tipico dell’estate, possano favorire ansia e ‘mal di vivere’ in certe persone, specialmente quelle psichicamente instabili. Le vacanze (quelle estive) non rappresentano dunque una felicità per tutti: c’è chi sta male quando si allontana dal suo ambiente, dalle sue amicizie, dai suoi familiari e quando arriva nella località di villeggiatura sta più male di quando era partito. Insomma, l’estate porta a consumare, per le ragioni appena indicate, molti antidepressivi e ansiolitici. A confermarlo, tra l’altro, ci sono grandi esperti.
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