App come contraccettivo: 37 gravidanze indesiderate
Da Redazione
Gennaio 19, 2018
Ormai c’è un’app per tutto, anche per evitare gravidanze indesiderate. Probabilmente non tutte le donne sanno che un’app, in Europa, è stata certificata come metodo contraccettivo. La certificazione, comunque, non rende infallibile l’applicazione. Lo dimostrano i fatti. L’app contraccezione è finita nella bufera perché sarebbe stata la causa di 37 gravidanze indesiderate. A renderlo noto è stato il nosocomio Södersjukhuset di Stoccolma, successivamente a una ricerca su 600 donne che, nell’arco di 4 mesi, si sono recate nella struttura per interrompere la gestazione. L’Agenzia del farmaco ha aperto un’inchiesta per sapere di più sulla vicenda.
App Natural Cycles usata da oltre 500mila donne
L’app Natural Cycles ha una grande potenzialità ed è usata da circa mezzo milione di persone. Ogni giorno viene misurata la temperatura corporea della donna e, mediante un sofisticato algoritmo, viene esaminato il ciclo mestruale. L’app è gratis per il primo mese di utilizzo, poi bisogna pagare 9 euro al mese.
Una donna che usa l’app per evitare gravidanze indesiderate può sapere sempre quando è fertile. I colori mostrano il grado di fertilità: se rosso è elevata la possibilità di restare incinta, se verde si può consumare un rapporto ‘intimo’ senza rischi.
Chiaramente, l’app evita gravidanze indesiderate ma non patologie sessualmente trasmissibili.
La replica dell’azienda che ha creato l’app
Una nota diffusa dalla clinica svedese recita: ‘Ci rivolgiamo alla Medical Products Agency, se la nostra percezione è che un dispositivo o un farmaco non funzionino correttamente’.
L’azienda che ha creato l’app respinge le accuse sottolineando che un margine d’errore, anche se minimo, c’è sempre e comunque le gravidanze indesiderate di cui si è parlato fanno parte del 7% di insuccessi già accertati anteriormente alla messa in vendita. Come dire: usate l’app ma non fidatevi troppo.
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