Bevi Coca Cola? Rischi l’Aids: bufala fenomenale

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Coca Cola: impazza la bufala dell'Hiv

Coca Cola: impazza la bufala dell'HivAll’epoca del web di bufale ne vengono postate, ogni giorno, veramente tante. Certo, quella della Coca Cola, apparsa recentemente su diversi social, è fenomenale. Su Facebook e WhatsApp è stato postato un messaggio che raccomanda di non acquistare prodotti come Coca Cola e Sprite perché un dipendente malato di Aids li avrebbe contaminati col suo sangue. Insomma, il fantomatico impiegato si sarebbe divertito ad inserire il suo sangue nelle tante lattine di Coca Cola. Una fake news bella e buona. Eppure c’è chi ha avuto paura, insomma ci ha creduto, iniziando a condividere il post. Al di là del contenuto della notizia, a far intuire che si tratta di una bufala è anche il modo in cui è scritta: errori grammaticali ovunque e termini strani. Il post deve essere stato certamente tradotto con Google Translate  e poi incollato sui social. Il burlone ha ripreso una notizia, anch’essa infondata, che circolava qualche anno fa in India e l’ha tradotta.

Ingenui allarmati

Chi ha creduto alla bufala sul pericolo Aids proveniente dalla Coca Cola è alquanto ingenuo e, inoltre, dà prova di non conoscere bene tale virus, che non riesce a sopravvivere al di fuori del corpo umano. Come potrebbe, dunque, la Coca Cola fungere da vettore del virus? Impossibile. Un’altra bufala che ha fatto allarmare gli ingenui.

Inesperti e ingenui che leggono notizie infondate dovrebbero informarsi prima di allarmarsi. Nella maggior parte dei casi, le notizie strane e curiose postate sul web sono dei meri fake. Non ci vuole molto a documentarsi e quindi fugare i timori.

La bufala del turista indiano morto dopo aver bevuto Coca Cola

Un dipendente malato di Aids ha dunque infettato le lattine della Coca Cola? Assolutamente no. La notizia è inquietante e falsa. Già 6 anni fa, in India, era iniziato a circolare un messaggio simile; solo che all’epoca la bevanda al centro del dibattito era la Pepsi. Tutto falso. Messaggi pubblicare per atterrire, per inoculare paura all’interno della società. Sono passati diversi anni ed ora la bufala della Coca Cola è tornata a viaggiare in Rete. Niente di più assurdo. Nessun dipendente malato di Aids ha contaminato i prodotti Coca Cola e seppure lo avesse fatto nessuno correrebbe rischi perché il virus muore al di fuori del corpo umano, figuriamoci in sostanze acide e zuccherate come la Coca Cola!

Diversi anni fa, molta gente si era allarmata dopo aver letto di un turista indiano, in Cina, morto per una Coca Cola. Nel messaggio veniva spiegato che il decesso era stato dovuto a una reazione fatale: l’uomo aveva prima consumato dei mango e poi bevuto Coke. Un’altra bufala pazzesca.

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