Bollo auto 2018: quando si paga e chi non deve pagarlo
Da Redazione
Dicembre 30, 2017
Il 2017 è ormai agli sgoccioli. L’anno nuovo sta per arrivare e con lui arrivano vecchie e nuove stangate per gli italiani. Girano voci su presunti rincari delle bollette di luce e gas. Probabilmente ce ne saranno altri, nonostante il mondo della politica tenda sempre a rassicurare i cittadini. Tra le tasse più odiate dagli italiani c’è certamente il bollo auto. Molti, in questi giorni, si stanno domandando quando va pagato il bollo auto 2018. Chi, inoltre, non deve pagarlo? Domande lecite a cui abbiamo cercato di fornire risposte.
Bollo auto: confermate vecchie regole
Il 2018 non porta sostanziali cambiamenti per il bollo auto. Sono state confermate le classiche regole.
La tassa di circolazione deve essere pagata una volta l’anno da tutti i possessori di motoveicoli ed autoveicoli immatricolati in Italia. Il pagamento va effettuato alla Regione.
L’importo del bollo auto è proporzionato alla potenza del veicolo. Maggiore è la potenza e più alta sarà la somma da pagare. Questa è la regola. Il pagamento deve essere effettuato entro il mese successivo la data di scadenza. In genere il bollo auto scade ad aprile, agosto e dicembre.
Se il bollo scade a dicembre 2017, c’è tempo fino a gennaio 2018 per pagarlo.
La disciplina sul calcolo del bollo auto cambierà nel 2018? Facciamo un po’ di chiarezza.
Nei mesi scorsi, la senatrice dem Laura Puppato aveva proposto di sostituire il tasso d’inquinamento di un veicolo alla potenza per il calcolo della somma da pagare. Dopo quella dichiarazione, non si è detto nulla; questo ci fa pensare che le regole sono rimaste invariate.
Esenzione del bollo auto
Il legislatore non ha fortunatamente mutato la disciplina sull’esenzione. Non sono obbligati a pagare il bollo auto, dunque, tutti i possessori di autoveicoli e motoveicoli immatricolati da almeno 30 anni.
Non pagano il bollo neanche gli invalidi con deficit permanente della capacità motoria, purché il veicolo sia a loro intestato e non abbia una cilindrata superiore ai 2.000 cc (se alimentati a benzina) o 2.800 cc (veicoli a gasolio).
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