Carne rossa provoca cancro al colon: i possibili motivi

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cancro-colon-carne-rossa

cancro-colon-carne-rossaLo stile alimentare sano potrebbe evitare tante morti dovute alle neoplasie. Se si consumasse, annualmente, meno carne rossa non si registrerebbero sicuramente milioni di casi di cancro. Cosa significa tutto ciò? Che per evitare il cancro al colon e tante altre neoplasie bisogna ridurre drasticamente il consumo di carne rossa ed introdurre nell’organismo più fibre. Ad evidenziarlo, anni fa, era stato il World Cancer Research Fund (WCRF).

Fibre essenziali

Gli inglesi avevano sommato al dossier ‘Cibo, alimentazione, attività fisica e prevenzione del cancro: una prospettiva globale’ 263 pubblicazioni sul tumore all’intestino, attestando che la correlazione tra carne rossa e tumore è diventata da probabile a certa. Gli esperti del WCRF sono riusciti sia a provare il nesso tra consumo di carni rosse ed insorgenza di neoplasie che l’importanza dei cibi contenenti fibre nella lotta contro il Male. Ma quanta carne rossa mangiare per non rischiare?

Max 5 porzioni di carne rossa a settimana

Gli esperti ritengono che non si dovrebbero consumare, nell’arco della settimana, più di 5 porzioni di carne rossa evitando, se possibile, salumi, salsicce ed altre carne trattate. Bastano 100 grammi di carne rossa al dì per incrementare del 17% il rischio di tumore all’intestino. Il rischio è del 36%, invece, con 100 grammi di carne trattata al giorno.

‘Con la nostra revisione è emersa la forte evidenza che molti casi di cancro intestinale non sono inevitabili e che le persone possono ridurre significativamente il rischio apportando modifiche alla propria dieta e allo stile di vita’, aveva spiegato il professor Alan Jackson, presidente del WCRF. Tutto ciò non vuole ovviamente esortare i lettori a diventare vegetariani ma invita a riflettere sugli effetti del consumo smodato di carne rossa e sulle virtù delle fibre.

Largo alla dieta mediterranea

Basterebbe seguire più spesso la dieta mediterranea per ridurre notevolmente il rischio di cancro. Il consumo di carne rossa va ridotto non solo per evitare brutti mali ma anche per rispettare l’ambiente. Non tutti sanno che circa il 50% dei gas serra immessi nell’aria dall’uomo provengono dagli allevamenti di bestiame.

Lo stile alimentare occidentale è sempre più apprezzato nel mondo ed ecco che aumentano le neoplasie, come quella al colon. Un’equipe di ricercatori ha condotto un interessante studio sul legame tra il consumo di carne rossa e cancro al colon. Il risultato è stato pubblicato su Nutrition Research: ‘Diversi studi epidemiologici e sperimentali, anche se non tutti, suggeriscono come un elevato consumo di carne, specialmente rossa e lavorata a livello industriale, sia associato ad un aumento del rischio di cancro al colon-retto. I possibili motivi di questa correlazione includono la composizione della carne e i composti che si generano con le modalità di cottura. Tali fattori possono avere effetti sulla mucosa intestinale e indurre genotossicità e disturbi metabolici. Una maggiore fermentazione batterica (putrefazione) di proteine non digerite e produzione di metaboliti batterici derivati dagli amminoacidi possono avere effetti sull’omestoasi e sulla rigenerazione dell’epitelio del colon. Ciò si correla al fatto che la maggior parte dei cancri al colon sono individuati nel colon distale e nel retto dove avviene la fermentazione delle proteine. Sulla correlazione tra consumo di carne rossa e cancro al colon-retto persistono comunque forti controversie’.

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