CasaPound non rinnega il Fascismo: parola di Di Stefano

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casapound-comizio-bologna-distefano

casapound-comizio-bologna-distefanoGiornata di comizi in varie città in vista delle elezioni politiche della prossima settimana. Destra, centro e sinistra in campo per ‘sventolare’ le loro idee, le loro pretese, i loro sogni. Le forze dell’ordine hanno lavorato alacremente per fronteggiare eventuali tafferugli e aggressioni. Tra i partiti e movimenti che hanno manifestato c’è CasaPound. Il leader del movimento di estrema destra, Simone Di Stefano, ha dichiarato: ‘La città è blindata perché esistono centri sociali violenti, anonimi, che con atti criminali cercano di impedire lo svolgimento della campagna elettorale agli altri partiti. Non è nostra responsabilità, ma di chi tiene in vita queste organizzazioni criminali che andrebbero sciolte’.

Di Stefano invita a votare liberamente

Di Stefano, candidato primo ministro di CasaPound, si è riferito alle tensioni registratesi nelle ultime ore a Bologna, città dove il movimento di estrema destra ha promosso l’iniziativa elettorale. ‘Siamo convinti che non succederà niente e crediamo fortemente che tutto questo clima sia montato ad arte per impaurire gli italiani e spingerli a votare i partiti di sistema o a ingoiare nuovamente un governo tecnico che nascerà ad aprile. Ma gli italiani hanno capito che qui c’è una strategia della tensione volta a mantenere l’ordine costituito. Non abbiate paura di cambiare e votare liberamente’, ha dichiarato il numero uno di CasaPound.

Di Stefano non poteva non esprimere il suo parere sull’atteggiamento dei centri sociali: ‘Siamo convinti che il 3% è alla nostra portata e se continuano a farci così tanta pubblicità questi imbecilli che stanno in mezzo alla strada possono portarci anche al 5%. Entreremo in Parlamento, nella Regione Lazio e in Lombardia, quindi faremo parte della vita democratica di questa nazione, se ne facciano tutti una ragione’.

Anche CasaPound ha diritto di stare in piazza

Alcuni Comuni hanno scelto di vietare cortei alle formazioni neofasciste. Tale decisione, per il leader di Forza Nuova, è tendenziosa perché ‘nessuno può vietare a chicchessia di svolgere manifestazioni pubbliche e politiche, soprattutto alle forze politiche che si candidano alle elezioni. Quando i Comuni o le amministrazioni cercano di mettere in campo dei fogli di carta con cui impediscono o cercano di impedire a CasaPound di fare i banchetti, noi faremo sempre ricorso al Tar per dimostrare che abbiamo diritto come tutti di stare in piazza’.

Un pensiero di Di Stefano sul Fascismo: ‘Il Fascismo è una dottrina politico sociale che non è esattamente una dittatura o uno Stato totalitario. Noi non siamo per lo Stato totalitario, non vogliamo sopprimere la democrazia. Ci piace che tutti possano liberamente votare ed esprimersi. Lo Stato che immaginiamo si realizza compiutamente all’interno della Costituzione e della democrazia. Il Fascismo non lo rinneghiamo’.

Il programma di CasaPound

E’ stato proprio il leader Di Stefano a presentare recentemente il programma con cui CasaPound cercherà di superare la soglia del 3% ed entrare in Parlamento. Il movimento di estrema destra non ritiene impossibile il colpaccio, dopo il grande risultato ottenuto alle amministrative. Ecco alcuni punti del programma di CasaPound:

  • Stop immigrazione clandestina
  • Ripristino sovranità nazionale
  • Supporto alle imprese e famiglie italiane
  • Introduzione di una nuova moneta sovrana in Italia
  • Niente ius soli
  • Niente cittadinanza per chi commette reati gravi (ad es. omicidio e stupro)
  • Mutuo sociale
  • Reddito nazionale di natalità
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