Caso Di Maio: emergono altri tre casi di lavoratori in nero

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Fonte foto: La Repubblica.it

Altri tre casi di lavoratori in nero per quanto riguarda la ditta del padre di Luigi Di Maio. L’inchiesta de Le Iene non si ferma e fa emergere altri particolari. Il vicepresidente, intanto continua a dichiararsi estraneo ai fatti.

L’inchiesta de Le Iene svela altri particolari

L’inchiesta de Le Iene  svela altri particolari e così sarebbero venuti fuori altri tre lavoratori in nero, che hanno prestato servizio nella ditta edile del padre di Luigi Di Maio. Il tutto è partito da una denuncia di un ex lavoratore, che si è rivolto a Le Iene per far presente i fatti, risalenti tra il 2008 e il 2010.

Luigi Di Maio si è subito detto estraneo ai fatti e che sarebbe andato in fondo alla spiacevole situazione lavorativa, che sta coinvolgendo l’azienda di famiglia. Alcuni si chiedono come faccia il vicepresidente a essere allo scuro di tutto, supportati anche dal fatto che il suo ruolo nell’azienda non sarebbe citato in nessuno dei curriculum pubblici.

Le critiche a Di Maio non si arrestano

Le critiche a Luigi Di Maio non si arrestano e molti utenti e colleghi si pongono molte domande alle quali, almeno per il momento non trovano risposte concrete. Luigi Di Maio, nel frattempo cerca di difendersi e uscire fuori dal polverone mediatico dichiarando: “Non posso essere io a pagare le colpe di mio padre per cose che non sapevo. Che cosa c’entro con questa storia?”.

Al contrario, molti sono i sostenitori del vicepresidente, come ad esempio Alessandro Di Battista, che sulle sue pagine social, come riportato anche da ilmessaggero.it, ha così commentato: “Luigi ha avuto una reazione da signore” – poi continua – “Il sistema lo attacca perché lo teme”.

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