Chi era Enzo Boschi, l’esperto mondiale dei terremoti
Da Redazione
Dicembre 23, 2018
E’ morto Enzo Boschi, l’esperto mondiale dei terremoti. Boschi era un punto di riferimento per l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), del quale è stato a capo per ben 12 anni.
Enzo Boschi, il divulgatore toscano
Enzo Boschi era un vero e proprio divulgatore per quanto riguarda gli eventi sismici. Il geofisico nacque ad Arezzo, il 27 febbraio 1942, e conseguì una laurea in fisica presso l’Università di Bologna. Molto importante per la sua carriera e la sua crescita formativa anche le varie esperienze estere che fece in Inghilterra, presso l’Università di Cambridge, in Francia, dove a Parigi studiò presso Les Laboratoire des Hautes Pressions del Cnrs e negli Stati Uniti dove si specializzò nei suoi studi di geotermia e sismologia presso il California Institute of Technology sita a Pasadena e presso l’Università di Harvard.
Enzo Boschi, una volta tornato in Italia, diventò docente di Sismologia nel 1975 prendendo cattedra all’Università di Bologna e dal 1982 divenne membro dell’Accademia nazionale dei Lincei. Dal 1983 iniziò la sua avventura presso l’Istituto nazionale di geofisica e nel 2000 diventò direttore dell’INGV. L’importanza della figura di Enzo Boschi sta nella prevenzione dei fenomeni sismici e vulcanici, tanto da entrare a far parte della Commissione grandi rischi e iniziare la sua collaborazione con il Ministero per il coordinamento della Protezione Civile.
Enzo Boschi e lo sgombero della Garfagnana
Enzo Boschi fu protagonista di un episodio che innescò un dibattito della comunità scientifica per molti anni. La prevedibilità di un terremoto è tutt’oggi oggetto di discussione e pareri discordanti. Nella zona della Garfagna, in provincia di Lucca, erano registrati movimenti anomali e scosse in successione. In previsione di una grossa e dannosa scossa per tutta la popolazione, Enzo Boschi e Giuseppe Zamberletti, l’allora ministro della Protezione civile, decisero di far sgomberare ed evacuare circa 100.000 persone. Il terremoto non avvenne, fortunatamente, mai e questo portò a un acceso dialogo all’interno delle comunità sismologiche e scientifiche. L’Italia è una nazione con moltissime zone sismiche come ad esempio l’Emilia Romagna o le Marche.
Enzo Boschi e il terremoto di L’Aquila
Il 6 aprile 2009 un terremoto di magnitudo 6,3 (poi abbassata a 5,7), devastò la città di L’Aquila e i paesi intorno, provocando la morte di 309 persone, perlopiù ragazzi, 1600 feriti e oltre 10 miliardi di danni stimati. In quel periodo Boschi, insieme agli altri membri della Commissione grandi rischi, si riunì date le continue scosse che da molti mesi interessavano tutta la zona. La commissione decise di tranquillizzare i cittadini e di non allarmare in quanto non ci sarebbe stata una grande scossa. A seguito del mortale sisma, Enzo Boschi, Franco Barberi, Bernardo De Bernardinis, Giulio Selvaggi, Gian Michele Calvi, Claudio Eva e Mauro Dolce furono tutti imputati per omicidio colposo e lesioni. Le accuse, rivolte anche a Guido Bertolaso, l’allora capo della Protezione civile finirono in Cassazione, tranne per Bernardo De Bernardinis.
Enzo Boschi e i riconoscimenti internazionali
Enzo Boschi ha ricevuto molti riconoscimenti durante tuta la sua carriera, anche a livello internazionale. La Royal Astronomical Society e la AAAS lo hanno insignito di due importanti premi così come l’American Geophysical Union. Nel 1991, Enzo Boschi divenne Grande ufficiale della Repubblica italiana e, l’anno successivo, anche Socio dell’Accademia Europea ricevendo la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica come Benemerito della Cultura. Enzo Boschi nel 2006 è cavaliere di Gran Croce. I funerali di Enzo Boschi saranno celebrati il 24 dicembre a Bologna.
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