Due anni di scuola media, D’Onghia: ‘Ce lo chiede l’Europa’

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Scuola media durerà 2 anni: riforma 'dell'anello fragile'

Scuola media durerà 2 anni: riforma 'dell'anello fragile'E’ probabile che in futuro gli anni della scuola media verranno ridotti da 3 a 2. Dopo le scuole elementari, dunque, i ragazzi dovranno affrontare solo due anni di medie; poi le superiori. Ovviamente si tratta di un’ipotesi, anzi una proposta avanzata dalla sottosegretaria all’Istruzione Angela D’Onghia, secondo cui, dopo la scuola elementare ci deve essere un unico corso di studi della durata di 7 anni. Il cambiamento, dunque, va effettuato dalla scuola media. ‘E necessario iniziare a parlare di un settennato posteriore alla primaria. Dopotutto ce lo chiede l’Europa di realizzare un unico segmento di scuola secondaria di 7 anni’. Una novità che arriva successivamente alla sperimentazione, in molti istituti italiani, del diploma in 4 anni. Per la sottosegretaria, la riduzione di un anno delle scuole superiori permetterà ai giovani di trovarsi meglio nel mercato del lavoro, formato da professionisti abili e competenti.

L’atavica debolezza della scuola media

‘Ma perché non esaminare l’intero percorso scolastico degli 8 anni rimodulandolo nella sua interezza e semmai modificando il ciclo di studi delle scuole medie da 3 a 2 anni?’, si chiede la D’Onghia. Una domanda legittima anche perché in Europa questo già avviene. L’Italia, in molti ambiti, è sempre ‘l’ultima ruota del carro’. Nulla di cui stupirci. La sottosegretaria, con la riduzione del numero degli anni della scuola media vorrebbe venire incontro a tutti coloro che hanno sempre messo in evidenza la debolezza della scuola secondaria di primo grado. Ecco dunque il cambiamento: sebbene importante, la scuola media durerà di meno.

C’è già chi ipotizza che la proposta della sottosegretaria all’Istruzione sia mirata essenzialmente a ridurre il numero dei professori e il personale Ata. A tutti i sospettosi, la D’Onghia replica: ‘Nessun taglio dei posti di lavoro; anzi avremo bisogno di avere sempre più docenti. Il nuovo modo di formare non sarà legato all’età dei ragazzi ma ai cicli e alla vita di ciascun alunno’.

Le proposte di modifica della scuola media

Non è la prima volta che in Italia si propone di ridurre il numero degli anni della scuola media. Diversi Governi avevano fatto proposte in merito. Adesso, per la D’Onghia, è arrivato il momento di cambiare e mettersi in pari col resto d’Europa.

Ci sono state riforme, sono passati gli anni ma la scuola media è rimasta sempre così, un luogo definito ‘inutile’ da molti. Oggi la scuola media non deve essere intesa come veniva concepita in passato: necessita di cambiamenti sia dal punto di vista organizzativo che didattico, magari abbattendo i ‘muri’ che la separano dall’ordine di studi che la precede o la segue.

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