Duisburg – Linea di sangue con Daniele Liotti su Rai 1 il 22 maggio 2019, trama e cast

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daniele liotti

Daniele Liotti sarà protagonista di Duisburg – Linea di sangue che vede la regia di Enzo Monteleone. La storia narra la drammatica vicenda, nota come ‘strage di Ferragosto’, nella quale sei ragazzi furono uccisi, proprio nella città tedesca, a causa di un regolamento di conti tra i principali componenti di due famiglie appartenenti alla ‘ndrangheta.

La pellicola girata tra Marina di Peschici’ e Vico del Gargano verrà trasmesso su Rai 1 il 22 maggio 2019 alle ore 21,00. Nel cast anche la nota attrice calabrese, Marina Crialesi che è originaria di Gizzeria e conosciuta dal pubblico del piccolo schermo per il ruolo di Beatrice nella storica serie tv targata Rai, Un posto al sole.

Il cast

Il cast di Duisburg – Linea di sangue, che come abbiamo detto vede la regia di Enzo Monteleone, vedrà protagonisti anche Brenno Placido, figlio del popolare attore e regista Michele Placido e Simonetta Stefanelli, Anna Ferzetti, Massimiliano Frateschi ed Ester Pantano.

Il film tv vede la coproduzione tra Rai Fiction e Iterfilm ed è stato prodotto da Laurentina Guidotti e Conchita Airoldi. Daniele Liotti vestirà i panni del commissario Michele Battaglia mentre Marina Crialesi interpreterà Rosaria Lapadula.

La trama

La trama di Duisburg – Linea di sangue è molto emozionante e avvincente. Proprio nella città tedesca, intorno alle 02,30 del 15 agosto del 2007 sei ragazzi vengono brutalmente uccisi da una coppia di killer all’uscita del ristorante Da Bruno. I giovani sono italiani e tutti di origini calabresi e le indagini porteranno a galla che gli omicidi sono stati commissionati per un regolamento di conti di due famiglie che fanno parte della organizzazione mafiosa calabrese.

In un primo tempo, la Kriminalpolizei crede che si tratti di una rivalsa e disputa tra bande di turchi, albanesi e ragazzi italiani per quanto riguarda il controllo territoriale di armi e droga. La notizia ovviamente rimbalza su tutti i notiziari ed è proprio l’autorità tedesca che chiede aiuto alle forze dell’ordine italiane per fare chiarezza sulla vicenda.

Michele Battaglia viene, così, spedito in Germania dove affiancherà nelle indagini il questore Block. Tra i due, inizialmente, i rapporti sembrano tesi e tirati, ma nel corso della vicenda le forze si uniranno nella disperata ricerca dei colpevoli e i rapporti si appianeranno.

Il commissario, dopo indagini, capisce che il regolamento di conti è legato direttamente ad una faida cominciata nel 1991 a San Luca, nell’Aspromonte dove si pensi nasca proprio la ‘ndrangheta, tra due famiglie locali che si contengono da anni il controllo del territorio per i traffici loschi.

Le parole del regista Enzo Monteleone

Le parole del regista Enzo Monteleone, come riportato su AdnKronos, mirano a far capire quanto questi atti di violenza possano sconvolgere il mondo indipendentemente dal Paese nel quale vengono applicati. Il regista ha dichiarato: “Questa è la storia di un terribile fatto di cronaca che ha fatto conoscere al mondo la potenza e la violenza della ‘ndrangheta, la sua diffusione in Europa: la dimostrazione che la mafia calabrese non era solo un centro di potere locale”.

Poi continua: “, ma ormai una delle mafie più potenti del mondo che aveva superato i confini nazionali. Michele Battaglia è il classico ‘servitore dello Stato‘, un uomo di grande esperienza investigativa, abituato ad anteporre il dovere alla sua vita famigliare. Un calabrese ‘perbene’ che ha un conto aperto con i suoi conterranei malavitosi”.

Inoltre, Enzo Monteleone descrive il personaggio del commissario tedesco: Thomas Block è un uomo segnato dalla vita che in questa indagine vede la possibilità di riconquistare la sua credibilità professionale e il rispetto in se stesso”.

Per quanto riguarda il rapporto tra i due uomini specifica: “Insieme formano una formidabile coppia di cacciatori di mafiosi. La mia idea è stata quella di seguire i due protagonisti in questa caccia nel modo più realistico possibile, con l’uso di molta camera a mano e luce naturale” – poi continua- “. Respirare insieme a loro l’adrenalina dell’inchiesta, l’orrore della scoperta delle vittime, la tensione del lungo pedinamento dalla Calabria fino in Germania.

Parlando delle location scelte, il regista ha sottolineato come: “I luoghi prescelti per le riprese hanno avuto un ruolo molto importante: ai colori caldi del sud dell’Italia, il verde delle colline, l’azzurro del mare, l’ocra delle spiagge, ho contrapposto quelli lividi del nord della Germania come la zona industriale della Ruhr, le strade grigie, i quartieri degli immigrati italiani”.

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