Elezioni 4 marzo 2018: cosa farebbe Salvini se fosse premier?

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Salvini elezioni 2018 premierQuesta può essere la volta buona per Salvini al Governo. Il segretario della Lega è consapevole dei progressi della Lega e dei suoi alleati, ovvero Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. La prossima settimana, il numero uno del Carroccio dovrebbe incontrare i leader di Forza Italia e Fratelli d’Italia per discutere sulle prossime elezioni. Salvini ha rilasciato, nelle ultime ore, un’intervista ad Affaritaliani.it e si è soffermato anche sull’eventualità della sua ‘conquista’ di Palazzo Chigi. Cosa farebbe il leader della Lega Nord se fosse premier?

Lo scopo di Salvini

Berlusconi e la Meloni sono ancora in vacanza, a detta di Salvini, quindi l’incontro tra i tre avverrà probabilmente la prossima settimana.

L’obiettivo di Salvini è vincere al fianco dei suoi unici interlocutori (Meloni e Berlusconi) e dare al Paese un Governo stabile, che duri un decennio.

Via la legge Fornero

Se Salvini fosse premier che cosa farebbe subito? Innanzitutto eliminerebbe la legge Fornero: ‘Noi abbiamo calcolato nel dettaglio a quanti anni si va in pensione, a quanti anni si può uscire, a quanti anni si può entrare…’.

Lavoro, tasse e pensioni in primis, poi immigrazione clandestina. Salvini premier aumenterebbe i controlli alle frontiere ed allontanerebbe i clandestini dall’Italia.

Un altro punto importante, che sta a cuore al numero uno del Carroccio, è la legittima difesa. Salvini poi si occuperebbe di scuola e della legge sulla ‘Buona Scuola’ targata Renzi, che verrebbe modificata.

Secondo Matteo Salvini, anche il diritto di famiglia deve essere rivisitato: ‘Vogliamo ricostruire completamente dalle fondamenta ciò che riguarda i bambini, le separazioni, i divorzi e tutto’.

Mai alleanze con i pentastellati

Il capofila leghista reputa, almeno per il momento, Berlusconi e la Meloni i suoi unici alleati ma non chiude la porta ad altri. L’unica collaborazione che esclude categoricamente è quella con i grillini.

‘Escludo l’appoggio della Lega a un governo Di Maio. Basta vedere Spelacchio a Roma per capire come governano le città. Dico no a governo Spelacchio’, aveva detto Salvini, lo scorso dicembre, ai microfoni di Radio Capital.

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