Facebook: l’applicazione Study paga l’utente per fare ricerche di mercato
Da Redazione
Giugno 13, 2019
Facebook presenta sul mercato una novità assoluta che farà contenti moltissimi utenti. Il colosso dei social network ha lanciato Study, un’applicazione che paga chiunque la installi per monitorare l’attività sul suo smartphone. I dati raccolti saranno poi utilizzati per fare ricerche di mercato. Di cosa si tratta di preciso e come verrà remunerato il singolo utente? Vediamo nel dettaglio.
Study: Facebook paga per monitorare il traffico dati dell’utente
Come riportato da Wired.it, Facebook non si arrende pur di avere dati sulle abitudini social e sul traffico dati dei propri utenti. Il colosso statunitense aveva già sospeso un programma di monitoraggio, ma ora lancia una nuova applicazione. Study – questo il nome dell’innovazione di Menlo Park – spia gli utenti che decideranno di installarla, dietro compenso monetario. Ma quale è lo scopo di questa raccolta dati da parte di Facebook?
Study – la nuova applicazione lanciata dal colosso della tecnologia americana – monitorerà l’utilizzo e le abitudini dell’utente sul proprio smartphone: quali altri applicazioni sono presenti sul device, quanto tempo il singolo trascorre sulle stesse, la nazione di provenienza, i dati aggiuntivi che le applicazione potrebbero rivelare. Le questioni etiche legate alla privacy dell’utente sono ovviamente il primo problema che viene alla mente pensando a Study. La nuova applicazione tutelerà le persone che decideranno di installarla sul proprio smartphone?
I messaggi privati, le password e i siti web visitati da chiunque abbia Study non verranno rilevati dall’applicazione né divulgati da Facebook. Menlo Park cerca di tranquillizzare i propri utenti, prevedendo le reazioni che una tale iniziativa potrebbe scatenare. Basteranno queste misure cautelari per sedare gli animi e spingere le persone a installare Study sul proprio smartphone, consentendo così a Facebook di svolgere le proprie indagini di mercato?
Compenso monetario di Study: requisiti e denaro
Il colosso dei social statunitense, Facebook, ha presentato un’innovativa applicazione che retribuirà chiunque decida di installarla. Lo scopo di Study è quello di rilevare le abitudini social dei propri utenti e utilizzare i dati per delle successive indagini di mercato. Il contraltare di questa intrusione controllata nella propria privacy è un compenso economico che verrà devoluto direttamente all’utente. Non è passato molto tempo da quando Facebook aveva deciso di ritirare dal mercato Research, l’applicazione che dava alle società la possibilità di monitorare le abitudini degli adolescenti che utilizzavano lo smartphone.
Come funzionava Research e per quale motivo è stata sospesa? L’applicazione cancellata da Facebook ad inizio 2019 ricompensava gli utenti che la utilizzavano ma sfruttava un certificato che, aggirando l’App Store, gli consentiva di avere un accesso molto approfondito al device dell’utente, violando di fatto le regole di Apple. In cosa si differenza la nuova applicazione Study?
Study sarà disponibile solo per gli utenti con un’età superiore ai 18 anni e solo per i dispositivi Android – Facebook ha aggirato il problema delle licenza Apple dato che sui device Android l’accesso profondo può essere concesso direttamente dal proprietario. Inoltre l’utente che deciderà di installare Study dovrà anche possedere un account Paypal sul quale ricevere la retribuzione monetaria per il monitoraggio delle proprie attività da parte di Facebook. “Tutti i partecipanti alla ricerca saranno ricompensati” tranquillizza il colosso social sul blog dedicato, sebbene la cifra esatta non venga resa nota. La società di Zuckerberg ha ulteriormente tranquillizzato i propri utenti avvertendo che i dati raccolti non verranno venduti in nessun modo a terze parti né utilizzati per le pubblicità personalizzate per i soggetti analizzati.
Articolo precedente
Incidente stradale a Voghera, i genitori muoiono ma il figlio di sei mesi rimane illeso
Articolo successivo
Libri per scuole medie e superiori: dove acquistarli?
Redazione
Articoli correlati
Come lavora un’agenzia di marketing: dati, strategie ed emozioni
Dicembre 12, 2024
Guanti da donna: i modelli in voga per la stagione invernale 2025
Novembre 25, 2024
Lavorare all’estero, le migliori città dove recarsi
Novembre 24, 2024