Ferrari, sede fiscale da Maranello in Olanda: annuncio Marchionne

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Ferrari: Marchionne annuncia trasferimento sede fiscale in Olanda

Ferrari: Marchionne annuncia trasferimento sede fiscale in OlandaSergio Marchionne CEO Fca e presidente della Ferrari è ottimista e si aspetta grandi cose dalla Ferrari: “Mi aspetto non meno di 10 miliardi di euro dalla quotazione in Borsa di Ferrari”. Marchionne ha anche annunciato che, forse, la sede fiscale della Ferrari verrà trasferita da Maranello in Olanda, ovviamente per ottenere vantaggi dal punto di vista della burocrazia e del Fisco.

Alle domande relative a GM, il presidente della Ferrari ha così risposto ai giornalisti: “Non ho niente da dire su GM. Il discorso sul consolidamento resta valido, nessuno ha messo in dubbio la sua logica economica”. Non è la prima volta che Marchionne dice di voler trasferire la sede fiscale del Cavallino Rampante in Olanda. Lo ha fatto anche nel marzo scorso, quando aveva detto di optare per un modello finanziario connotato “da una holding con sede legale in Olanda sopra la Ferrari Spa“. Qualche mese fa, però, il presidente della Ferrari specificò che “al momento nessuna decisione è stata presa”.

“La Ferrari continuerà a fare tutte le sue vetture e a pagare le tasse in Italia. Non bisogna confondere il piano operativo con quello finanziario: l’azienda che poi viene quotata e le azioni che vengono scambiate sul mercato con la sede dell’azienda”, aveva aggiunto Marchionne, sottolineando di voler trasferire la sede fiscale della Ferrari in Olanda solo per questioni fiscali e burocratiche. Speriamo che sia vero.

Riguardo alle nuove assunzioni, il numero uno della Ferrari aveva spiegato, sempre a marzo: “Andremo oltre le 1000 previste se il lancio di prodotti Alfa Romeo e il Suv Maserati andranno bene come credo”.

La sede fiscale della Ferrari verrà trasferita in Olanda e Marchionne che fa? Loda il Jobs Act di Renzi. Strano, no? probabilmente. “Eravamo fra i pochi paesi che non aveva un sistema moderno di relazioni industriali. Ci sono voluti dieci anni per realizzarlo. Renzi continui a fare il suo lavoro. Ho preso parecchi insulti anch’io, non se ne preoccupi. Ha dimostrato di aver il coraggio di affrontare il cambiamento… Vedo tanta gente che urla sul palcoscenico della politica, mi viene quasi da ridere. La disoccupazione sta scendendo, il Pil dicono sia positivo, lo spread è sceso. Quale altro obiettivo abbiamo?”.

Marchionne e Renzi si vedono spesso e pare siano buoni amici, tanto che il primo ha tentato di vendere al secondo un’auto: “Intanto ho convinto il capo della scorta, sul premier sto ancora lavorando perché il presidente del Consiglio deve andare in giro con una nostra vettura. Gli faccio l’offerta pubblicamente. Renzi ha visto a Mirafiori il Levante: ci dica come lo vuole e glielo facciamo. La prima è sua, poi la blindatura la mette lui.

Cosa ne pensa il presidente della Fiat della crisi greca? “Non dovrebbe avere impatti pesanti sul mercato dell’auto”. Marchionne, però, critica “le debolezze messe in evidenza dall’Europa in questo frangente. Comunque vada il referendum di domenica, non ci sarà un lieto fine in questa storia. E se l’Europa fosse intervenuta in tempo avrebbe evitato due anni di agonia“.

Uno dei problemi più grossi che Marchionne dovrà affrontare è quello della multa da 700 milioni di dollari che Chrysler dovrà pagare per il mancato rispetto della normativa sulla tutela del cliente, per i numerosi richiami di automobili negli States. “In alcuni casi non abbiamo rispettato le regole. Siamo pienamente consapevoli di questo. Stiamo facendo di tutto per adeguarci alle nuove norme”, ha spiegato Marchionne, sottolineando di non essere al corrente dell’entità della multa da pagare.

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