Fertilità maschile a picco: cause ignote

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Fertilità maschile in calo: quali sono le cause?

Fertilità maschile in calo: quali sono le cause?L’uomo occidentale è meno fertile, oggi, rispetto al passato. Lo hanno dimostrato diversi studi, condotti in passato, e lo rimarca una ricerca condotta da un team di scienziati della Hebrew University. Sembra che il numero degli spermatozoi sia diminuito mediamente dell’1,4% ogni anno. Il calo totale, dunque, si attesta al 52,4%. In soldoni, si è passati da 99 milioni di gameti maschili nell’eiaculato a 47,1 milioni per millilitro. La ricerca condotta recentemente ha vagliato 185 studi in materia effettuati nell’arco degli ultimi 40 anni, che hanno coinvolto 43.000 volontari. L’equipe di ricercatori ha raffrontato le informazioni relative agli uomini che vivono in diverse zone industrializzate, come Nord America, Europa e Australia, con quelle inerenti agli uomini che vivono nel resto del mondo. Ebbene, i ricercatori hanno scoperto che in quasi la totalità di casi la fertilità maschile era calata di circa il 60%. Gli uomini sono meno fertili rispetto ai loro avi. Perché? Ancora non si conosce la causa del picco, anche se i ricercatori pensano che fattori come l’inquinamento e stili di vita erronei influiscano molto sul numero di spermatozoi.

Calo della fertilità maschile anche in Cina

Persino in Cina, nazione che negli ultimi 20 anni è diventata sempre più occidentale nel modo di vivere e sul versante dell’economia, si è registrato un forte calo della fertilità maschile. Il recente studio condotto presso la Hebrew University non dice nulla sui motivi della forte diminuzione della fertilità maschile, quindi in futuro dovranno essere condotte sicuramente ricerche al riguardo.

Che ci sia una crisi degli spermatozoi in atto non è un mistero. Gli esperti lo hanno spesso messo in evidenza. Il problema è capire i motivi che hanno generato questa ‘moria’ di spermatozoi. Qual è la ragione per cui l’uomo occidentale non è più così fertile come i suoi avi. Uno studio francese, portato avanti qualche anno fa, aveva permesso constatare che il numero degli spermatozoi, nei trentacinquenni, è calato del 32,2% nel giro di 17 anni. 6 anni fa, a Padova, venne condotto uno studio su 2.000 uomini, il 50% diciottenni e il restante quarantenni. Ebbene, i ricercatori notarono un forte calo di spermatozoi, pari al 25%, nei diciottenni.

Le possibili cause dell’infertilità maschile

Il forte calo di spermatozoi preoccupa la comunità scientifica, non solo gli uomini, perché così è in crisi la fertilità maschile. Un’equipe di ricercatori scozzesi aveva scoperto, dopo uno studio accurato, che un ragazzo su 5 ha un numero di spermatozoi così basso da ostacolare la sua attitudine ad avere figli. Da ciò si evince che gli uomini del futuro avranno serie difficoltà a procreare. Non è un caso, poi, che oggi nella metà delle coppie che hanno problemi ad avere figli è l’uomo il responsabile del flop.

Non è stata ancora scoperta la vera causa della crisi della fertilità maschile. I ricercatori hanno indicato una serie di fattori che potrebbero influire sulla quantità degli spermatozoi. In discorsi del genere, però, il condizionale è d’obbligo. Tra le abitudini che potrebbero mettere in crisi la fertilità maschile ci sono il fumo, l’alcol, la sedentarietà e il consumo smodato di grassi. Fortunatamente, l’infertilità non è per sempre, almeno nella maggior parte dei casi. Secondo la maggior parte degli esperti, gli uomini dovrebbero abbandonare le sigarette, mangiare cibi salutare e fare più esercizio fisico per aumentare la loro fertilità. Ciò, ovviamente, vale anche per le donne.

Ci si mette anche la fertilità, adesso, a mettere i bastoni tra le ruote alla natalità. In molti Paesi, come l’Italia, ci sono già problemi economici e sociali a causare un vistoso calo delle nascite.

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