Inquinamento atmosferico, cos’è: sostanze dannose per salute e ambiente
Da Redazione
Giugno 05, 2019
Ormai è un fatto assodato, le continue manifestazioni ambientali lo dimostrano e i dati scientifici lo confermano. L’inquinamento atmosferico è arrivato a tali livelli che è necessario prendere seriamente in considerazione delle alternative per non danneggiare ulteriormente il pianeta. I danni provocati dall’uomo e dalle sostanze nocive che immette nell’ambiente, non si ripercuotono solo su di esso ma anche sulla salute di tutti noi. Oggi più che mai è necessario schierarsi dalla parte della Terra e cercare di salvarla. Per affrontare un problema è tuttavia necessario conoscerlo bene. Quindi cos’è l’inquinamento atmosferico. E quali sono le sostanze dannose per salute e ambiente dalle quali dobbiamo proteggerci?
Inquinamento atmosferico, di cosa si tratta: dettagli e informazioni
L’inquinamento atmosferico è una forma specifica di inquinamento che coinvolge l’atmosfera terrestre. E’ dovuto all’insieme di tutti gli agenti chimici, fisici e biologici immessi nell’ambiente da parte dell’uomo. Generalmente parlando, l’inquinamento atmosferico è un fenomeno tipico dei grandi agglomerati urbani a cause delle emissioni nocive dei gas di scarico, dei riscaldamenti degli edifici pubblici e privati. Questo fattore ha iniziato a preoccupare solamente dagli anni ’70 quando si è cercato di ridurre le sostanze dannose disperse nell’aria. Altre zone a grande concentrazione di inquinamento atmosferico sono i centri industriali – aziende metalmeccaniche, siderurgiche, farmaceutiche, chimiche e discariche. A causa della diffusione atmosferica e della circolazione chimica le sostanze nocive vengono comunque trasportate per tutto il pianeta, andando a toccare zone finora incontaminate e vergini.
Scendendo nel dettaglio, l’inquinamento atmosferico è un fattore o una sostanza che altera una situazione in tre modi diversi:
- modificando i parametri fisici e/o chimici e biologici
- variando i rapporti tra le sostanze già presenti nell’aria
- introducendo sostanze nocive per la vita e l’ambiente
Le sostanze dannose introdotte nell’ambiente – che causano l’inquinamento atmosferico e sono nocive per la salute e il pianeta – si distinguono in primarie e secondarie:
- primarie: sostanze che vengono immesse nell’atmosfera direttamente, così come sono – esempi sono il monossido di carbonio, prodotto della combustione, e le polveri.
- secondarie: si formano già nell’aria a causa di reazioni chimiche tra le sostanze presenti – un esempio è l’ozono nello smog.
Sostanze nocive, quali sono: lista e caratteristiche
Abbiamo detto che si parla di inquinamento atmosferico quando la composizione dell’aria e dell’atmosfera vengono modificate a casa dell’immissione di elementi dannosi per salute e pianete. Come riportato da Ohga.it, queste particelle risultano invisibili ad occhio nudo ma non per questo sono meno pericolose. La provenienza di questi elementi – che lentamente e insidiosamente danneggiano l’uomo e l’ambiente – può essere sia naturale che dovuta alle attività umane. Tra le prime cause ovviamente ci sono le eruzioni vulcaniche, le tempeste, i fulmini. La loro origine principale è però l’uomo, con le sue attività indiscriminate e altamente inquinanti.
L’uomo – attraverso attività industriali, agricoltura, traffico di auto, aerei e camion, impianti di riscaldamento domestico – immette costantemente nell’atmosfera sostanze dannose per l’ambiente e per se stesso. Ultimamente si prova ad incentivare l’acquisto di auto elettriche, a sensibilizzare le persone su temi importanti come ecologia e ambientalismo, a spingere per l’utilizzo di energie rinnovabili a basso impatto ambientale.
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Particolato atmosferico
Si tratta della principale sostanza nociva e inquinante delle aree urbane ed è causata dal traffico automobilistico e dalle attività industriali. Per particolato atmosferico si intende un insieme di particelle sottilissime (dal diametro che può essere superiore ai 10 micrometri oppure inferiore o uguale a 2,5 micrometri) che rimangono sospese nell’aria modificando la composizione dell’atmosfera e danneggiando la salute di chi li respira.
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Idrocarburi policiclici aromatici
Gli idrocarburi policiclici aromatici sono composti organici a base di carbonio e idrogeno, derivati da petrolio e carbon fossile. Per questa ragione la loro azione inquinante si verifica dal momento in cui vengono effettuate combustioni incomplete di combustibili fossili, legna o composti organici.
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Ossidi di Azoto
Gli ossidi di azoto costituiscono un vero e proprio gruppo in cui sono raccolti sia il monossido di azoto (NO) sia il biossido di azoto (NO2). Queste due sostanze provengono principalmente dai processi di combustione industriale, dalle attività agricole e dal traffico delle automobili nei centri urbani. Gli effetti visibili che tali agenti inquinanti hanno sull’ambiente sono un danneggiamento del processo di fotosintesi clorofilliana, irritazione e problemi polmonari nell’uomo – soprattutto a causa del NO2, che è risultato essere ben 4 volte più tossico del NO.
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Biossido di Zolfo:
Il biossido di zolfo – chiamato anche anidride solforosa – è un gas incolore ma dall’odore molto fastidioso che può essere immesso nell’atmosfera sia a seguito di fenomeni naturali come le eruzioni vulcaniche sia a causa di attività antropiche come i processi di combustione – come quella che avviene nei mesi invernali nelle case di tutti noi. Questa sostanza dannosa per salute e ambiente è una delle principali responsabili delle piogge acide, che rovinano irreversibilmente vegetazione e risorse idriche ed è anche molto dannoso per le vie respiratorie.
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Ozono:
Gas dal colore tipicamente bluastro, è considerato un inquinante secondario perché si forma dall’interazione di sostanze già presenti nell’atmosfera – nello specifico quando la radiazione solare entra in contatto con altri inquinanti nell’aria. Se mantenuto negli strati più alti dell’atmosfera l’ozono forma uno strato protettivo fondamentale per la terra e la vita degli esseri umani, poiché protegge il pianeta dai raggi ultravioletti, ma se arriva più in basso può rappresentare un inquinante molto dannoso. Le sue concentrazioni nell’aria che respiriamo aumentano in special modo con l’arrivo del caldo estivo.
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Monossido di Carbonio:
Il monossido di carbonio è invece – a differenza dell’azoto – un gas incolore e inodore, e viene principalmente prodotto dagli scarichi delle automobili, dallo smaltimento di rifiuti e da industrie e raffinerie di petrolio. Può stazionare nell’atmosfera per mesi e i suoi effetti sulla salute possono essere molto gravi.
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Ossidi di Zolfo:
Questi agenti inquinanti sono tra i più pericolosi prodotti dalle zone urbane e vengono causati soprattutto dal riscaldamento domestico durante l’inverno. In particolare il Biossido di Zolfo è uno dei principali responsabili delle piogge acide, rallenta la crescita naturale delle piante, aumenta la corrosione di alcuni materiali e può entrare nelle mucose del naso e raggiungere i polmoni.
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Piombo:
Il piombo è notoriamente un metallo pesante rilasciato nell’ambiente dagli scarichi delle auto a benzina super ma può essere immesso nell’atmosfera anche da diversi impianti industriali, fonderie e inceneritori. E’ una sostanza altamente tossica per l’uomo, che in alcuni casi può lentamente provocarne la morte.
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