Ius soli: politica se ne lava le mani, anche Alfano

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Ius soli: Alfano reputa giusto rinviare l'approvazione

Ius soli: Alfano reputa giusto rinviare l'approvazioneC’è tempo per discutere di ius soli, la legge che conferisce la cittadinanza ai bimbi nati in Italia da genitori stranieri ma con permesso di soggiorno rilasciato da almeno 5 anni. C’è tempo. La discussione in Parlamento del disegno di legge molto discusso (e contestato da molti) e la relativa approvazione sono state procrastinate. Non si sa se, e quando, verrà approvata una legge del genere. Una legge che, forse, metteva paura a molti, o forse, in vista delle elezioni, avrebbe creato qualche problema a qualcuno. Lo stesso Pd è sembrato non troppo incisivo a riguardo, non ponendo la legge sullo ius soli tra le sue priorità. E poi c’è Alfano; sì, il ministro degli Esteri, una delle tante cariche ricoperte negli ultimi tempi dall’ex berlusconiano. A giudicare da come è andata a finire la storia dello ius soli, si deve asserire che Alfano ha spinto tanto, ha influenzato non poco il Pd. Anche per lui, stando alle sue recenti parole, non era ora di approvare la legge sullo ius soli. Non era il momento giusto.

Ius soli: la frase coniata da Alfano all’indomani del voto tedesco

‘Una cosa giusta fatta al momento sbagliato può diventare una cosa sbagliata’, ha affermato Angelino Alfano all’indomani del voto tedesco, che ha proclamato nuovamente Angela Merkel come cancelliera tedesca. Una frase pronunciata con fierezza. Angelino ha detto che discutere adesso di ius soli sarebbe fare bene alla Lega. Perché? L’ex berlusconiano crede che così facendo strapperà voti in più alle prossime elezioni. Forse lo crede anche il Pd. Forse non sarà così: è probabile che sia Renzi che Alfano perderanno i voti di tutti quelli che credono nelle persone che portano avanti, sempre e comunque, le loro idee e i loro ideali. Lo ius soli è stato affossato, diciamola tutta, e non si sa se verrà approvato in futuro. La Lega e tanti altri partiti esultano, specialmente quelli di estrema destra. E l’Italia fa passi indietro nel sentiero della civiltà e dell’integrazione.

Qualcuno aveva detto, a luglio, che la legge sullo ius soli non poteva essere approvata in un momento in cui tantissimi migranti stavano sbarcando sulle coste italiane. Il testo, dunque, era stato rinviato. Ora ci domandiamo: perché collegare i flussi migratori allo ius soli?

Immigrazione: tema ‘rovente’ a pochi mesi dalle elezioni

Fatto sta che il tema dell’immigrazione è ‘caldo’, così come quello della concessione della cittadinanza italiana ai bimbi stranieri che nascono nel Bel Paese. Temi che diventano ancor più ‘roventi’ quando mancano pochi mesi alle elezioni politiche. Nessuno, neanche il Pd, ha rischiato di scottarsi, in barba ai tanti bimbi, figli di stranieri, che ogni giorno nascono in Italia. I piccoli possono anche restare stranieri, anche se studieranno, lavoreranno e contribuiranno allo sviluppo sociale ed economico del Paese.

La partita sullo ius soli è stata persa ancor prima di essere giocata. Se ne sono lavati un po’ tutti le mani. Peccato, si è persa una grande occasione. Forse è meglio accettare storie di bimbe nate e vissute in Italia che, a un certo punto, vengono rispedite nei loro Paesi d’origine per sposare uomini maturi. Forse è meglio accettare le spose bambine.

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