Jobs Act, Renzi parla di “rivoluzione copernicana”: indennizzo sostituisce reintegro

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Il premier italiano Matteo Renzi, riferendosi ai decreti attuativi del Jobs Act, ha parlato di “rivoluzione copernicana”. Ricordiamo che le nuove norme che disciplinano i licenziamenti prevedono, per i nuovi contratti, l’indennizzo al posto del reintegro dell’articolo 18. Comunque sia, il datore di lavoro dovrà sempre reintegrare il lavoratore in presenza di un licenziamento ingiustificato. Il reintegro, in tal caso, non potrà essere sostituito da nessun super indennizzo.

Fabrizio Cicchitto (Ncd) ha detto: “Il Jobs Act, come approvato dal governo, è caratterizzato da due elementi: uno costituisce un salto di qualità assoluto per ciò che riguarda i licenziamenti collettivi. Invece c’è un compromesso per ciò che riguarda i licenziamenti individuali. Ciò spiega gli elementi di consenso e anche alcune riserve avanzate dal Ncd che però rispetto al complesso del provvedimento non risulta sconfitto. Gli elementi innovativi sono indubbi e ciò spiega la durissima opposizione della Cgil”.

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