Luciana Littizzetto infastidisce Filippa Lagerback con la storia del neo

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littizzetto-neo-lagerback

littizzetto-neo-lagerbackUn’osservazione sconveniente che poteva evitare. Questa è la sentenza del popolo del web e di Striscia la Notizia emessa nei confronti della comica piemontese Luciana Littizzetto che, a ‘Che tempo che fa’, ha fatto notare a tutti l’assenza del neo vicino alla bocca di Filippa Lagerback. Luciana aveva iniziato a parlare della chirurgia estetica e, dopo aver sottolineato di non essersi mai sottoposta a nessun ‘ritocchino’, si era voluta soffermare sulla compagna di Daniele Bossari, in particolare sul neo famoso vicino alla bocca. Neo che aveva dai tempi dello spot della birra Peroni.

‘Poteva diventare un neo pericoloso’

La digressione della Littizzetto sul neo, durante Che tempo che fa, ha fatto infastidire la Lagerback, che ha subito spiegato di essere stata costretta a rimoverlo per ragioni di salute. ‘Il mio medico mi ha consigliato di rimuoverlo perché stava crescendo e poteva diventare un neo pericoloso’ ha detto la compagna di Bossari, facendo intendere che l’asportazione del neo non ha avuto una ragione puramente estetica. Ennesima figuraccia della Littizzetto che non è sfuggita al pubblico, ai telespettatori e a Striscia la Notizia. Adesso una domanda sorge spontanea: le due si saranno rappacificate nel backstage?

La staffilata del Moige alla Littizzetto

Lucianina colpisce ancora. Negli ultimi tempi ha collezionato uscite che, sinceramente, si poteva risparmiare. Contro di lei, recentemente, si era mosso nientemeno che il Moige (Movimento italiano genitori). Secondo il Movimento, durante la puntata dello scorso 7 gennaio 2018 di Che tempo che fa, la comica avrebbe superato ogni limite della decenza. La 53enne si era messa a dibattere sulle buste ecologiche per la frutta e la verdura che, come ben saprete, ora si pagano: ‘L’alternativa potrebbe essere mettere l’etichetta direttamente sul cetriolo, magari lo metti nella patta, arrivi alla cassa e fai anche bella figura’. Fabio Fazio, impacciato, aveva replicato: ‘Speriamo che Pippo Baudo sia già uscito’. E lei: ‘No, è contento quando sente queste cose’.

Luciana non ha bisogno di usare tali termini

Elisabetta Scala, vicepresidente e responsabile dell’Osservatorio media, aveva ritenuto inaccettabili le parole della Littizzetto: ‘Sono anni che segnaliamo la Littizzetto e chiedevamo un maggiori contegno già quando stava su Rai Tre. E’ una bravissima comica e non ha bisogno di usare questi termini che non ci sembrano adatti sulla Rai e a maggior ragione sulla prima rete che per eccellenza è quella delle famiglie. Il suo linguaggio non è adatto alla rete e all’orario… Il problema delle parolacce sta crescendo perché la Littizzetto ha cominciato e adesso tutti le usano come nulla fosse. La parolaccia ci può scappare nella battuta, non siamo dei bacchettoni pronti a puntare il dito. Il problema è quando diventa il centro dello sketch o il modo normale di interloquire in televisione. Un tempo la tv insegnava la lingua italiana ora l’involgarimento. E’ un peccato’.

La Littizzetto aveva preferito non commentare quella vicenda. A parlare per lei, anzi schierandosi dalla sua parte, era stato Pippo Baudo: ‘Non mi scandalizzo per le battute fatte in questo modo. Le norme giuridiche sono astratte, poi bisogna vedere come applicarle. Nel caso di un colloquio di una comica che ride su tutto e mette in gioco chiunque e lo prende in giro c’è una specie di libero passaporto, di libero comportamento. Certo, nei dovuti limiti ma Luciana non ha mai sorpassato i limiti. Benigni ha fatto molto di più, è un giullare coltissimo e ne ricordo altri simili: ad esempio Beppe Grillo quando faceva il comico e Fiorello’.

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