Non è stata una giornata tranquilla quella di ieri a Napoli, poichè la notizia dell’arivvo di Matteo Renzi ha causato scontri tra la popolazione locale e le forze di polizia, che hanno interessato alcuni dei quartieri e delle strade più noti della città.
Visita in Campania
Il motivo di tale disordine è stato l’arrivo in Campania del Premier, osteggiato ad gruppi di diversi natura politica: contro il Presidente del Consiglio si sono scagliati ragazzi dei centri sociali, anarchici e studenti vicini all’estrema sinistra. Renzi aveva fatto visita nel pomeriggio ad alcune aziende locali, come la FOS (Fibre Ottiche Sud) , unica azienda produttrice di fibra ottica in Italia, sita nel comune di Battipaglia.
Ad accoglierlo calorosamente c’era il Presidente della Regione Campania De Luca ed altri politici locali appartenenti al Partito Democratico: meno calorosa è stata invece l’accoglienza del sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che ha rifiutato di partecipare ad un incontro con il Premier per discutere di Bagnoli, quartiere napoletano ora gestito da un commissario esterno.
Prima volta al San Carlo
Prima che Renzi si recasse al Teatro San Carlo, per presenziare ad una serata evento in onore del tenore Jonas Kaufmann, sono nati i primi scontri in Galleria Umberto, con gli antagonisti dei centri sociali caricati dalla polizia antisommossa, mentre scandivano slogan contro l’attuale governo e cercavano di rompere il cordone di sicurezza.
Negli scontri è rimasta ferita la consigliera comunale Eleonora De Majo, attivista del Laboratorio Insurgencia, noto gruppo antagonista della scena partenopea. Il nucleo della protesta si è in seguito spostato in Via Verdi, a pochi metri dall’ingresso del Teatro San Carlo, dove un gruppo sparuto ha tentato di impedire l’ingresso nella struttura di Renzi.
La visita al San Carlo del Premier è comunque avvenuta con successo, nonostante anche il pubblico del teatro gli abbia riservato un’accoglienza fredda e distaccata, scandita da un breve e molto eloquente applauso.
