Simone Bartolini, cartografo dell’Istituto geografico di Firenze, ha trovato la più antica ciaspola, ovvero una racchetta da neve veramente risalente. Lo straordinario ritrovamento è avvenuto sul ghiacciaio Gurgler Eisjoch.
2 datazioni al radiocarbonio
Bartolini ha fatto una scoperta molto importante perché, finora, nessuno aveva trovato una racchetta da neve risalente a 5800 anni fa. Gli esperti l’hanno già ribattezzata la ciaspola del nonno di Otzi, l’antenato dell’uomo che è possibile ammirare al Museo Archeologico dell’Alto Adige di Bolzano. Simone Bartolini ha fatto l’interessante scoperta mentre svolgeva accertamenti topografici nei pressi di Val di Fosse. L’Ufficio dei Beni Archeologici di Bolzano ha subito ordinato 2 datazioni al radiocarbonio, svolte in 2 differenti istituti di ricerca. Dalle indagini accurate è emerso che la ciaspola risale all’epoca del Neolitico, ed è più risalente della mummia dei ghiacci di Otzi. Tale antenato dell’uomo spirò verso il 3200 a.C. nelle vicinanze.
L’uomo di Otzi (uomo del Similaun) e tutti gli oggetti che usava ogni giorno rappresentano senza dubbio la più grande attrazione del Museo Archeologico dell’Alto Adige. Ci sono video, immagini, ricostruzioni ed altro ancora. Tutto per scoprire il nostro antenato. Un uomo, 5000 anni fa, vagò per i ghiacciai della Val Senales ma perse la vita. Venne scoperto nel 1991 casualmente: era mummificato, con i vestiti e la sua attrezzatura. Una scoperta sensazionale che ha offerto un inedito spaccato dell’età del rame. Era il 19 settembre del 1991. La notizia del ritrovamento varcò i confini nazionali. La mummia nei ghiacciai venne chiamata Otzi, dal nome della valle che si trova nei paraggi del luogo del ritrovamento.
Uomo di Otzi aveva 46 anni
Otzi pesava 15 kg ed era alto 1,60 metri. Gli esperti rimasero sconcertati dalle perfette condizioni in cui si trovava l’antenato dell’uomo. Vicino a lui vennero rinvenuti molti oggetti, come una faretra, dei pantaloni, delle scarpe e un’ascia. Fu proprio grazie a quest’ultima che i ricercatori riuscirono a datare Otzi, uomo che spirò quando aveva circa 46 anni. Aveva vissuto molto poiché all’epoca del rame l’aspettativa di vita non superava i 35 anni.