Paracetamolo in gravidanza fa male al feto maschio: è vero?

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Paracetamolo in gravidanza: si corrono rischi?

Paracetamolo in gravidanza: si corrono rischi?Il paracetamolo, celebre farmaco per lenire mal di testa e disturbi vari, è stato spesso al centro di discussioni. C’è chi sostiene che assumere tale medicinale in gravidanza faccia male al maschio, ostacolando la produzione del testosterone, l’ormone maschile. Insomma, qualcuno esorta le donne incinte a non assumere paracetamolo perché potrebbe incidere negativamente sulla fertilità del nascituro ed esporlo a una lunga serie di neoplasie. E’ vero o è la solita bufala sanitaria?

Studio sui topi

A far allarmare qualcuno è stato uno studio portato avanti sui topi e pubblicato sul magazine Science Translational Medicine. Giuseppe Bacis, tossicologo del Centro antiveleni dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha spiegato: ‘Tutto è cominciato da alcuni studi epidemiologici che hanno evidenziato un lieve aumento del rischio di criptorchidismo in neonati le cui mamme avevano assunto paracetamolo durante la gravidanza’.

Bacis ha rimarcato che tali ricerche non sono importanti sul versante statistico ma bisogna comunque prenderle in considerazione per fugare qualsiasi dubbio. Rod Mitchell e i colleghi dell’Università di Edimburgo avevano esaminato l’effetto del paracetamolo sui topi che aspettavano topolini maschi, scoprendo un forte impedimento nella secrezione di testosterone fetali.

Medicinale sicuro

Secondo gli autori scozzesi l’effetto del paracetamolo ‘potrebbe avere conseguenze negative a lungo termine’. Bacis afferma che bisogna chiarire ancora vari aspetti riguardo ai presunti danni al feto maschio provocati dal paracetamolo. Innanzitutto, per l’esperto italiano, non si può trasportare all’uomo quello che si scopre nel modello animale.

Il tossicologo del nosocomio bergamasco invita alla cautela e a non demonizzare il paracetamolo perché ‘per quanto interessanti, questi risultati sono ancora assolutamente preliminari e non spostano di una virgola le indicazioni della pratica clinica’.

Il dottor Bacis ha voluto ricordare, dunque, che il paracetamolo resta il medicinale più sicuro anche in gravidanza per abbassare la febbre e ridurre i dolori. Ovviamente bisogna fare attenzione alle dosi e al tempo di assunzione. Le donne incinte devono assumerlo per il tempo strettamente necessario. ‘Ma questo valeva anche prima, e vale pero ogni farmaco, sia in gravidanza sia al di fuori della gravidanza’, argomenta lo studioso italiano.

Paracetamolo si può assumere in gravidanza?

Se la futura mamma accusa dolori o febbre alta può assumere paracetamolo? Assolutamente sì, a meno che non sia allergica al farmaco. Nel caso in cui la febbre non cali o i dolori non si attenuino, la donna incinta deve assolutamente consultare un medico.

Bebè con ritardi nel linguaggio?

Il paracetamolo è tornato ultimamente sul banco degli imputati perché, secondo uno studio condotto da un team di esperti dell’Icahn School of Medicine di Mount Sinai, le donne che l’assumono durante la gestazione rischiano di avere figli con un ritardo nel linguaggio.

I ricercatori hanno osservato che le figlie di donne che avevano assunto paracetamolo durante la gravidanza hanno un rischio 6 volte maggiore di sviluppare un ritardo nel linguaggio rispetto alle figlie di donne che non avevano mai assunto il farmaco durante la gestazione.

Bimbo con quoziente intellettivo ridotto

In passato diversi studiosi hanno scoperto che l’assunzione di paracetamolo durante la gravidanza potrebbe favorire problemi di comunicazione o un calo del quoziente intellettivo dei bimbi.

L’autrice della ricerca, Shanna Swan, aveva dichiarato: ‘Data la prevalenza dell’uso pre-natale del paracetamolo e l’importanza dello sviluppo del linguaggio, i nostri risultati, se replicati, suggeriscono che le donne in gravidanza dovrebbero limitare l’uso di questo analgesico durante la gravidanza’.

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