A un certo punto della loro vita molte persone decidono di comprare una una polizza vita. Il motivo? Beh, innanzitutto perché si tratta di uno strumento finanziario, quindi un’ottima occasione per investire.
Sul web ci sono tantissimi siti che parlano di polizze vita, descrivendo le differenti tipologie (risparmio, protezione, rendita, risparmio etc). Ogni polizza vita presenta caratteristiche specifiche, dunque ogni persona può scegliere quella che risponde meglio alle sue esigenze. Molti siti, però, presentano tante polizze vita e spesso generano non poca confusione.
Analogamente agli altri strumenti finanziari, anche le polizze vita presentano caratteristiche tali da poter essere paragonate ad altri mezzi per investire il proprio denaro.
Prima di stipulare una polizza vita, perciò, bisogna valutare diversi parametri, come rischio, rendimento, costi, diritti ed opzioni. Interessante sicuramente è la polizza vita rivalutabile, in quanto è un contratto dominato dal rendimento di una gestione separata. Per saperne di più potete leggere questo post.
Qual è il rendimento delle polizze rivalutabili? Beh, come detto sopra, tutto dipende da un fondo a gestione separata, ossia un borsellino d’investimento amministrato indipendentemente rispetto agli attivi dell’azienda assicurativa.
I premi sborsati dall’investitore vengono versati nel fondo dell’impresa assicurativa, al netto dei collocamenti. Cosa significa? Facciamo un esempio: se viene erogato un premio di 100 euro ed i collocamenti sono pari al 4%, l’investimento si attesterà a 96. I premi corrisposti nel fondo rappresentano dunque le somme da investire. Si tratta di denaro da investire essenzialmente in titoli di Stato ed obbligazioni, ma anche in azioni.
Di solito il fondo di gestione separata è connotato essenzialmente dall’investimento in titoli di Stato e obbligazioni.
Le polizze vita rivalutabili, dunque, rappresentano uno dei prodotti assicurativi più affidabili e vantaggiosi sul mercato. Ciò perché la gestione separata è un fondo generato ad hoc dalle compagnie di assicurazione, che è separato da tutti gli altri perché, qualora la compagnia fallisse, la somma accantonata con la polizza sarebbe salvo. Ogni compagnia assicurativa è obbligata, ogni 3 mesi, a pubblicare sui vari giornali nazionali la composizione della gestione separata, generalmente connotata da uno esiguo numero di azioni.
