Questo è il mio corpo
Da Redazione
Luglio 11, 2016
“Questo è il mio corpo” è un’altra formidabile campagna promossa dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, da sempre in prima linea nella lotta contro lo sfruttamento della prostituzione.
Campagna per la liberazione delle vittime della tratta e dello sfruttamento
Mercoledì 13 luglio, alle 14:30, alla Camera dei deputati presso la sala “Auletta dei Gruppi” verrà presentata una proposta di legge (Atto Camera 3890 “Modifica all’articolo 3 della legge 20 febbraio 1958, n. 75, concernente l’introduzione di sanzioni per chi si avvale delle prestazioni sessuali di soggetti che esercitano la prostituzione”) di cui è prima firmataria l’Onorevole Caterina Bini e a cui stanno dando la loro adesione anche molti deputati dei diversi schieramenti.
La proposta combatte la tratta di esseri umani a scopo di prostituzione e lo sfruttamento sanzionando il cliente. Il traffico di esseri umani è la terza industria illegale (a livello mondiale) per fatturato: è la forma moderna del vecchio commercio degli schiavi e le vittime sono soprattutto donne e bambini. E’ un fenomeno sommerso che sfugge a indagini sistematiche, è possibile solo fare delle stime: sarebbero 21 milioni le vittime di tratta nel mondo, di cui il 49% donne e il 33% minori. Il 53% di queste persone è trafficato a scopo di prostituzione.
Prostituzione genera giro d’affari di 90 milioni di euro al mese
In Italia si stima che siano tra le 75.000 e 120000 le donne che si prostituiscono. Il 65% è in strada, il 37%, è minorenne, tra i 13 e i 17 anni. Provengono da Nigeria (36%) Romania (22 %) Albania (10,5%) Bulgaria (9%) Moldavia (7%), le restanti da Ucraina, Cina e altri paesi dell’Est. 9 milioni sono i clienti, con un giro d’affari di 90 milioni di euro al mese. Il cliente rappresenta la domanda di un mercato abietto, in cui le vittime sono soggetti deboli e vulnerabili.
La Comunità Papa Giovanni XXIII da oltre 30 anni lotta a fianco di queste ragazze. Nella relazione introduttiva alla proposta di legge l’On. Bini ne riconosce il grande impegno, a partire dal fondatore, don Oreste Benzi, che si è sempre battuto per la liberazione delle schiave e per l’adozione di una legge ispirata al “modello nordico” (seguito anche dalla recente legislazione francese) che sancisce la punibilità del cliente.
Il 13 Luglio, durante la conferenza stampa, sarà presente il presidente della Comunità Giovanni Ramonda, che divulgherà in esclusiva i dati del fenomeno della prostituzione schiavizzata in Italia, e spiegherà il significato e la mission della campagna “Questo è il mio corpo”, che prende il via proprio in questa occasione.
Un vittima della prostituzione recuperata porterà la sua testimonianza e momenti artistici emozionanti interpreteranno il dramma della schiavitù e la speranza di chi riesce a liberarsi.
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