Reddito di cittadinanza, Di Battista chiede a Renzi approvazione proposta

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Renzi conferma disappunto per reddito di cittadinanza

Il Pd è uscito indubbiamente con le ossa rotte dalle recenti amministrative. Il M5S, invece, ha trionfato, prendendosi molte città italiane, tra cui Roma e Torino, dove Virginia Raggi e Chiara Appendino hanno sbaragliato i concorrenti Giachetti e Fassino. Il Pd ora si ‘lecca le ferite’ e guarda al futuro. Il premier Renzi è preoccupato ma non addolorato, lui non si dimette, non cede, e continua a dire che molte proposte del M5S sono surreali, come quella del reddito di cittadinanza. Dopo la vittoria schiacciante del MoVimento ai ballottaggi, infatti, il pentastellato Alessandro Di Battista ha invitato Renzi ad approvare la proposta del reddito di cittadinanza, vero e proprio ‘cavallo di battaglia’ del M5S.

Il primo ministro Renzi non crede che il reddito di cittadinanza sia una misura risolutiva di tutti i problemi. Nel corso di un intervento al Teatro Piccolo Eliseo, mentre veniva presentato il nuovo libro di Alec Ross, “Il nostro futuro. Come affrontare il mondo dei prossimi venti anni”, Renzi ha detto:

“Idee come quella del M5S di dare a tutti il reddito di cittadinanza, di dire che il futuro sia fatto tutto di tranquillità, per cui, ‘io do a tutti il reddito di cittadinanza, tutti tranquilli, non c’è bisogno di mettersi in gioco, di lavorare’ secondo me è un ragionamento sbagliato. Io devo dare a tutti un’opportunità, poi se non ce la fai, devo darti una mano.

Il buon Matteo, dunque, ancora una volta si oppone al reddito di cittadinanza. Eppure molte famiglie italiane vivono nella povertà più totale perché il lavoro non c’è. Non se lo ricorda questo il caro premier? Beh, allora iniziamo a migliorare i centri per l’impiego, a perfezionare il mondo del lavoro, a non far mangiare le banche, ad eliminare i vitalizi faraonici e a combattere la casta, prospettando a tutti gli italiani un contratto di lavoro a tempo indeterminato perché solo così si garantisce serenità e sicurezza, non precarietà e dolore. Come è stato riportato nel blog di Beppe Grillo, il reddito di cittadinanza è una vera “manovra economica”, una manovra che aiuta gli emarginati e tutti coloro che sono stati dimenticati dallo Stato. Il reddito di cittadinanza contribuisce ad aumentare il consumo dei beni primari, facendo così incrementare il benessere delle piccole e medie imprese, dei lavoratori e quindi dei cittadini. Tutto questo, forse, Renzi non l’ha capito.

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