Notizie inquietanti provengono dagli States sul compianto Michael Jackson, a 7 anni dalla morte. Il Daily Mail ha reso noto che nella villa faraonica del ‘re del pop’ di Neverland è stato trovato materiale compromettente, agghiacciante, che testimonia la passione di Michael per bimbi e adolescenti; insomma, tutto quello è stato ritrovato finora nel ranch comprova che il celebre artista fosse un pedofilo. Le indagini nella villa di Neverland sono state svolte a seguito della denuncia di un ragazzo che sarebbe stato violentato e picchiato da Michael Jackson. Sarà vero? Tutto da verificare ma, certo, quello che è stato ritrovato nella villa del ‘re del pop’ lascia poco spazio all’immaginazione: in un bagno e nella camera da letto c’erano 7 raccolte ritraenti bimbi e teenager senza abiti o parzialmente vestiti.
I poliziotti americani che hanno fatto l’agghiacciante scoperta a casa di Jackson hanno già inviato un rapporto ai giudici. Radar Online ha pubblicato alcune parole di un agente, presenti nel rapporto:
“I documenti mostrano che Michael era un manipolatore, un perverso che usava droga e sesso folle, sangue e immagini sessualmente esplicite per piegare i bambini alla sua volontà… Negli album erano presenti immagini disgustose e assolutamente scioccanti di torture sui bambini, bambini e adulti nudi e sesso femminile sadomaso“.
13 anni fa, il ‘re del pop’ venne accusato di aver molestato numerosi ragazzini e rischiò 20 anni di reclusione; nel 2005, però, nonostante vi fossero molte prove contro di lui, venne assolto. Molti legali dell’accusa hanno affermato che Jackson, per tutelare la sua immagine, corrispose oltre 200 milioni di dollari alle vittime dei suoi abusi.
L’ombra della pedofilia, purtroppo, aleggia sulla memoria di Michael Jackson, star che avrebbe pagato profumatamente il silenzio delle vittime degli abusi sessuali. Due presunte vittime di Jacko, Wade Robson e James Safechucks, hanno dichiarato di essere stati violentati da Michael quando erano bimbi e di aver ottenuto dallo stesso 200 milioni di dollari per non parlare.
