Renzi incontra Abe e critica report sul Sud Italia: “Basta piagnistei”

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Renzi in Giappone

Renzi in GiapponeIl premier Matteo Renzi si è recato in Giappone ed ha incontrato, tra gli altri, la comunità italiana presente nella dimora dell’ambasciatore di Tokyo

 

“Stiamo cercando di fare il possibile per toglierci di dosso i problemi. Facciamo le riforme per tornare ad essere un Paese più semplice. La priorità è un Paese più leggero, tranquillo e mercoledì approveremo la riforma della PA, nella quale c’è una norma che fa sì che in 90 giorni si abbia un sì o un no dalla pubblica amministrazione”, ha affermato Renzi durante l’incontro con la comunità italiana, aggiungendo poi: “L’Italia deve tornare a essere l’Italia: abbiamo bisogno di far sì che l’Italia torni punto di riferimento”.

Rivolgendosi ai sindaci italiani, il premier ha asserito: “Sono due milioni e settecentomila i giapponesi che vengono in visita in Italia. Chi fa un viaggio di diecimila chilometri deve essere accolto con la massima attenzione e quindi dobbiamo mettere a posto di più le nostre città: tutti dobbiamo fare di più. I sindaci devono lavorare di più nei prossimi mesi, con l’aiuto del governo”. C’è stato anche tempo per un raffronto con Abe: “Io e Abe siamo colleghi e anche lui è impegnato in una riforma costituzionale. Certo lui è più fortunato perché ha solo due passaggi, ma noi andremo fino in fondo e faremo il referendum in cui i cittadini diranno sì o no”.

Renzi è in visita in Giappone ma ha colto l’occasione per commentare un rapporto sull’economia e sull’alto tasso di disoccupati nel Sud Italia: “Sul Sud basta piagnistei: rimbocchiamoci le maniche. L’Italia, lo dicono i dati, è ripartita. È vero che il Sud cresce di meno e sicuramente il governo deve fare di più ma basta piangersi addosso”.

Riguardo alle riforme e allo sviluppo italiano, Renzi ha evidenziato: “Bisognerà avere la forza e il coraggio di mettersi in gioco personalmente. La cosa importante è l’approccio mentale di ciascuno di noi, metterci tutta l’energia possibile”. Quella in Giappone è una visita istituzionale di Renzi. L’ex sindaco di Firenze, infatti, cercherà di fortificare i rapporti, già ottimi, col Giappone ma non si recherà a Hiroshima, dove si celebre il 70esimo anniversario della prima bomba atomica, né al raduno mondiale degli scout a Yamaguchi, dove ci sono tantissimi giovani italiani.

Renzi e Abe si sono già visti 4 volte, forse perché sono simili e condividono la stessa politica economica e fiscale. I due si vedranno anche oggi, alle 18.30 al Kantei, ovvero la residenza ufficiale di Abe. Renzi è convinto che l’Ue dovrebbe ridurre e eliminare dazi su prodotti provenienti dal Giappone. Insomma, secondo il premier occorre una maggiore apertura al mercato giapponese. Stamane Renzi incontrerà diversi esponenti dell’imprenditoria nipponica, a cui illustrerà le opportunità esistenti in Italia.

Ovviamente, uno degli argomenti oggetto della discussione tra Renzi e Abe sarà l’insidia terrorismo. Il premier italiano e quello giapponese cercheranno di accordarsi sulla cooperazione internazionale per contrastare il terrorismo. L’Isis mette paura. Lo sa anche il Giappone, visto che recentemente sono stati decapitati due reporter nipponici dai militanti dello Stato islamico.

Agli imprenditori italiani, incontrati all’ambasciata italiana di Tokyo, Renzi ha detto: “L’Italia deve tornare a essere l’Italia. Il nostro Paese deve tornare ad essere un punto di riferimento nel mondo”. Speriamo, anche se abbiamo dubbio. Per essere un punto di riferimento nel mondo bisogna abbattere la disoccupazione, migliorare i servizi, la Sanità, etc. Oggi l’Italia è in affanno, ci sono tanti disoccupati. Troppi. Renzi dice che basta ai piagnistei riguardo al Sud. Beh, allora provi a migliorarlo, creando tanti posti di lavoro e migliorando la situazione, che fa pena. Solo così potremmo battere le mani a un premier toscano che, probabilmente, non sa bene come si vive al Sud e quanti sacrifici si fanno.

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