Renzi vuole fare piazza pulita: “Ladri via da Roma”

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Il premier Matteo Renzi è preoccupato per la brutta vicenda ribattezzata Mafia Capitale e spera che la giustizia faccia il suo corso, punendo i responsabili.

Sebbene nell’inchiesta Mafia Capitale emergano nomi di esponenti democratici, tutti nel Pd, da Renzi a Marino, non vogliono apparire come mafiosi. In realtà i dem si sentono fieri del fatto che la vicenda è venuta alla luce grazie al Pd.

Renzi, coscio che l’attacco è la migliore difesa, ha detto recentemente nel corso del suo intervento alla convention dei giovani democratici: “Non lasceremo la Capitale in mano ai ladri… Noi facciamo pulizia al nostro interno. Noi siamo garantisti sempre, desiderosi che si vada a processo e si facciano le sentenze. A me lo sdegno delle prime 48 ore non basta. Vogliamo la certezza che si vada a processo rapidamente e che i giudici dicano chi è colpevole e chi no e chi è colpevole paghi fino all’ultimo centesimo e fino all’ultimo giorno”, ha asserito il premier.

Chi sono i ladri e i mafiosi a cui si rivolge Renzi? Non c’è un bersaglio politico.

“Non facciamo le pulci alle amministrazioni precedenti, quando il sindaco di Genova si è trovato al centro di una inchiesta che per lui era di poco conto abbiamo detto ‘prego, accomodati’. Ma siamo garantisti ed essere garantisti significa distinguere chi ha rubato e chi ora non dorme a causa di una fotografia di quattro anni fa”, ha aggiunto il presidente del Consiglio, riferendosi al ligio ministro Giuliano Poletti, recentemente accusato per essere stato immortalato assieme a Salvatore Buzzi, presidente della cooperativa “29 Giugno” e sodale di Massimo Carminati.

Riferendosi alla faccendo Poletti, Renzi ha puntualizzato: “Fare un selfie non è come prendere una tangente, prendere una tangente è la cosa peggiore che un politico possa fare. Con noi quelli hanno chiuso”.

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