Tegola per Saipem, che non è riuscita ad accaparrarsi la mega commessa di Gazprom relativa alla installazione di una conduttura di gas naturale russo sotto il Mar Nero.
Gazprom, ‘gigante’ energetico russo ha scelto di non siglare il contratto, il cui valore si aggira sui 2,2 miliardi di dollari, per “l’impossibilità di raggiungere un accordo su molti aspetti di lavoro e commerciali relativi all’implementazione del progetto Turkish Stream“. L’azienda di Mosca ha diffuso un comunicato con cui ha fornito spiegazioni esaustive in merito. Anche Saipem ha divulgato un comunicato in cui “informa di aver ricevuto nella tarda serata dell’8 luglio notifica della termination for convenience del contratto South Stream BV“.
“La termination for convenience è una clausola contrattuale standard che prevede la possibilità di recedere dall’accordo in assenza di violazioni dello stesso, a fronte di un compenso determinato in coerenza con i termini e le condizioni del contratto”, ha evidenziato Saipem, che sperava di concludere subito l’accordo: il Castoro 6, veicolo navale per posare condotte sottomarine, si stava ancorando nelle acque territoriali russe per iniziare le operazioni di posa della condotta. Il mancato accordo tra Saipem e Gazprom hanno determinato un pazzesco ribasso della controllata Eni, pari al 5,70%.
