Salvini favorevole alle ‘case chiuse’ per combattere la prostituzione

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Riapertura delle case chiuse: proposta shock di Salvini

Riapertura delle case chiuse: proposta shock di SalviniIl dibattito pre-elettorale sta diventando incandescente e inizia a toccare temi attuali e delicati come lo sfruttamento della prostituzione. Negli ultimi anni, qualche politico ha insinuato la necessità di reintrodurre in Italia le case chiuse. Una proposta che è stata osannata da molti e contestata da altri. Favorevole alle case chiuse è anche il leader della Lega, Matteo Salvini, che ha scritto su Twitter: ‘Regolamentare e tassare la prostituzione come nei Paesi civili, riaprendo le case chiuse. Ne sono sempre più convinto’.

Metodo vincente per combattere la tratta?

Il numero uno della Lega pensa che lo sfruttamento della prostituzione si sconfigge con la reintroduzione delle case chiuse. Beh, l’affermazione è opinabile.

Recenti dati dimostrano che, nelle nazioni dove la prostituzione è stata legalizzata, lo sfruttamento non è calato ma è stato, per così dire, istituzionalizzato. Paradossalmente, ciò rende ancor più difficile contrastare la piaga. Un esempio: la legalizzazione della prostituzione, in Germania, ha raddoppiato il numero delle donne trafficate. Cosa significa? Che regolamentare cela e non risolve la grave problematica.

Giuliani contesta Salvini

Contraria alla proposta di Salvini è la dem Fabrizia Giuliani, che ha affermato: “Sull’idea delle ‘case chiuse’ Salvini se ne faccia una ragione: il nostro Paese, per fortuna, non tornerà mai indietro. Noi non consentiremo mai politiche che farebbero felici i trafficanti di esseri umani. Le donne della Lega si ribellino, anche perché l’Europa, forse Salvini non lo sa, sta andando in senso opposto”.

Un altro motivo per cui sarebbe iniquo legalizzare la prostituzione? Lo Stato non può trarre profitto da comportamenti licenziosi. Sarebbe come tassare le tangenti o i proventi derivanti dal commercio abusivo.

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