Senatori a vita: governo battuto in Commissione affari costituzionali, Renzi non si abbatte

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Giornata da dimenticare per l’esecutivo Renzi, visto che è stato approvato l’emendamento siglato dal deputato Pd Lauricella in base al quale i futuri componenti del Senato dei 100 saranno solamente rappresentanti territoriali. Niente più senatori a vita nominati dal Capo dello Stato. 22 voti favorevoli all’emendamento; 20, invece, contrari.

Fondamentale per l’approvazione dell’emendamento il voto di Maurizio Bianconi (FI). Il governo, dunque, è andato sotto riguardo all’emendamento che elimina i senatori di nomina presidenziale. Favorevoli all’emendamento Sel, M5S, Lega Nord e vari deputati dem, come Agostini, Bindi, D’Attorre, Lattuca, Cuperlo e Lauricella.

“Pensano di intimidirci, ma non mi conoscono: credono di mandarci sotto per far vedere che esistono, anche a costo di votare con Grillo e Salvini. Non vale la pena di arrabbiarsi andiamo avanti, c’è un Paese da cambiare. Oggi abbiamo lavorato sull’Ilva, altri preferiscono giochetti parlamentari“. Queste le parole con cui il premier Renzi ha commentato il voto di oggi in Commissione affari costituzionali della Camera.

Alle parole di Renzi hanno fatto eco quelle del ministro delle Riforme Boschi: “Non c’è nessun timore per il prosieguo del percorso delle riforme, la parola finale spetta all’Aula”. Renzi e Boschi troppo ottimisti. L’atteggiamento fiducioso, però, gioca spesso brutti scherzi.

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