Si laurea in ospedale: Olga ha un tumore al cervello

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laurea-ospedale-tumore-olga

laurea-ospedale-tumore-olgaLa storia di Olga, una 50enne, ci ricorda che nulla è impossibile se c’è volontà. La signora D’Eramo aveva accusato un’emorragia cerebrale ed stata trasportata subito in ospedale. I medici le avevano diagnosticato un tumore al cervello. Una diagnosi terribile che però non ha mai spento la voglia di sorridere e sperare di Olga. La 50enne non ha voluto neanche rinunciare al suo sogno: la laurea. E alla fine ce l’ha fatta.

Commissione universitaria in ospedale

La signora D’Eramo, non potendo muoversi perché obbligata a stare su un letto d’ospedale, ha dovuto discutere la tesi di laurea in un nosocomio. Sì perché, dopo quella nefasta diagnosi, Olga aveva continuato a studiare. Non si è mai demoralizzata e, alla fine, ha centrato l’obiettivo: la laurea.

La commissione universitaria si è recata presso l’ospedale dove è ricoverata la 50enne per la discussione della tesi di laurea. Un momento emozionante e commovente. Dopo una discussione perfetta con gli esaminatori, la paziente ha conseguito la laurea di Discipline psicosociali con la seguente votazione: 107/110.

La gentilezza estrema di Asl e Università

La signora Olga ha recentemente ricordato il periodo successivo alla drammatica diagnosi: “Ero infilata nella Tac, non parlavo, non vedevo, non camminavo. Eppure pensavo solo: ‘adesso come faccio? A fine marzo mi devo laureare”. La tenacia di Olga ha avuto la meglio e alla fine il titolo accademico è arrivato. La 50enne deve ringraziare anche l’Asl locale e l’Università a cui era iscritta per la grande sensibilità e gentilezza.

La cerimonia di laurea si è svolta normalmente, con tanto di docenti e assistenti con la toga e confetti rossi. Immancabile poi la corona d’alloro.

‘Se oggi sono arrivata qui, a discutere la mia tesi, lo devo a tutte quelle persone che mi sono state vicine. A mia sorella Valeria, a mia mamma Germana, alle mie amiche e amici, Manuela, Ornella, Teresa, Gianni, Marco, Andrea, Maria, ai medici e agli infermieri, che mi hanno dato speranza e amore. A mio marito Marco, che è stato sempre qui tenendomi la mano, e a questo ospedale, che per me è una casa. Mi dicono tutti che sono una guerriera ma nessuno può esserlo da solo’, ha detto Olga ai microfoni de La Stampa.

Dopo la laurea, sul gruppo Facebook dell’università è stato postato il seguente messaggio: ‘Non ci sono parole per descrivere la gratitudine che Olga e noi colleghi abbiamo nei confronti del Rettore, prof.ssa Maria Amata Garito, e dei docenti che quest’oggi hanno permesso che Olga discutesse la tesi di laurea in ospedale. Avete dato un segno tangibile di professionalità e umanità e non potevate trovare modo migliore per esprimere il concetto di università senza confini’.

La storia di Maryse: congolese che si laurea in ospedale

Olga non è la prima persona che si laurea in ospedale. La sua storia ricorda quella di Maryse, ragazza incinta e originaria del Congo, che era stata ricoverata in ospedale perché rischiava di abortire. La giovane non voleva vanificare i tanti anni di studio e i sacrifici, così, complice la tecnologia, è riuscita a laurearsi. Come? Mediante un collegamento via Skype.

I docenti dell’Università di Perugia non avevano respinto la richiesta di Maryse, che è riuscita a discutere la tesi e conseguire la laurea in Geologia degli Idrocarburi.

‘Adesso è arrivata una laurea ancora più impegnativa, quella di mamma. Maryse ha ampiamente meritato anche questo titolo con coraggio e determinazione’, ha affermato Giorgio Epicoco, responsabile del reparto di Ginecologia del nosocomio perugino.

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